Se c’è una scarpa Nike Football che adesso sta creando grande curiosità è sicuramente Hypervenom II.
La nuova versione in flyknit ha messo davvero tutti in grande difficoltà perchè fino ad oggi Hypervenom era una “piccola/grande” nicchia di utilizzatori Nike, che di solito si spalmavano tra le due versioni alte, Obra e Superfly, e le solite note come Vapor e Tiempo. Adesso questa nuova versione sposta decisamente gli equilibri…
Il flyknit in queste Hypervenom II Phantom è posizionato diversamente, come già detto anche in articoli precedenti, rendendo questo scarpino confortevole e solido al tempo stesso, donando la calzata inconfondibile del flyknit. L’idea di chi ha progettato lo scarpino è sicuramente quella di non assomigliare troppo alle altre versioni “alte”, ma prenderne i lati positivi pensando agli atleti che fino ad oggi hanno indossato Hypervenom.
Non è un caso che le due cose che hanno subito le maggiori migliorie e su cui si è concentrata maggiormente l’attenzione siano appunto durata e calzata.
Si la calzata. Perchè se è vero che le Hypervenom I erano incredibilmente comode e la tomaia dell’innovativo Nike Skin (mantenuto e rinnovato sul modello di adesso) si lasciava andare creando la calzata perfetta per chi le indossava, si era costretti a prendere un prodotto eccessivamente stretto per non averlo troppo largo dopo un po’ di utilizzi. Mettiamoci che la durata poi non era esagerata, ecco fatto che praticamente avevamo una Ferrari che però finiva molto presto la benzina. Oggi, con le nuove Hypervenom II, il problema è risolto.
Per la numerazione il consiglio nostro è di stare sul vostro numero classico di Nike, nel dubbio, mezza misura superiore a quello che per esempio indossate su Mercurial, non dovreste avere alcun tipo di problema e dovrebbe risultare perfetto.
La colorazione Strike Green poi fa il resto per un look esagerato.