Prima Barcellona con Magista, poi Roma per il primo Innovation Showcase di Nike Football ed ora St. George’s Park, quartier generale della nazionale inglese e sede della Nike Academy. Come sempre vi mostriamo il nostro punto di vista e le nostre impressioni, oltre che farvi vivere in maniera più diretta possibile l’esperienza che noi stessi abbiamo vissuto a Birmingham.
Oggi faremo un riassunto della nostra esperienza, di quello che abbiamo visto in anteprima e di come Nike ci ha fatto sentire dei veri e propri professionisti all’interno di un contesto assolutamente pazzesco. Andiamo per gradi.
St. George’s Park – Birmingham
La location di tutto l’evento è stata a dir poco eccezionale. Senza stare qua a dirvi quanto fosse bella la struttura, vi diciamo che il tutto si presta in maniera perfetta ad un atleta, a chi deve fare dell’attività fisica e del recupero la sua giornata. Campi in tutte le superfici ed addirittura al chiuso (tanti, addirittura 12 totali…), strutture per il potenziamento fisico assolutamente all’avanguardia, strumenti per la valutazione fisica, sale per il recupero sia da infortuni che post gara.
L’esperienza – Day 1
La suddivisione delle giornate è stata mirata e precisa, proprio per farci vivere alla perfezione sia i prodotti (bè eravamo li per quello…) che le attività che avrebbero poi portato al match finale. E dovevamo arrivarci al nostro top, se possibile. Quindi iniziamo con la consegna della sacca dedicata al training (in una puntata successiva parleremo solo di questi prodotti dedicati all’allenamento) e le valutazioni fisiche: elasticità, riflessi ed esplosività. Finite le valutazioni diretti in palestra per tutta la parte attiva, dedicata appunto ad esercizi che possano migliorare le prestazioni in campo. Allenamento decisamente intenso (anche un po’ a sorpresa) che ci ha fatto capire l’importanza di allenare certi movimenti che poi si ripetono sul campo, si lavora sui dettagli all’Academy.
Finito il training, si cambia testa e si vola a vedere la nuova collezione Highlight, tutti e 4 i Silo (Mercurial, Hypervenom, Tiempo e Magista) e l’innovativo Revolution Jacket. La storia della collezione ve l’abbiamo spiegata nei dettagli così come la nascita di un prodotto come il Revolution Jacket, quello che ci ha davvero impressionato è la competenza e passione di Pete Hoppins e Max Blau, rispettivamente ci hanno illustrato Revolution Jacket e Nike Football Silo. Si percepisce il lavoro che sta dietro le quinte ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. Foto e video di rito (che chi ci ha seguito ha visto “live” sui nostri social) e ci andiamo a cambiare per una cena speciale.
Al nostro rientro in camera, immancabili gli articoli Nike FC Sportswear, una vera goduria avere già il cambio pronto di “mamma Nike” per la serata. La cena è speciale, perchè prima di mangiare (e che fame dopo gli allenamenti…) ci viene illustrata nei dettagli la Nike Academy, con un ospite di tutto rilievo, Gareth Southgate allenatore dell’U21 inglese. Quello che emerge da questa realtà (che approfondiremo a parte) è la grande devozione che tutte le persone che lavorano qui hanno verso questi ragazzi, cercando di farli crescere, migliorare, farli diventare dei veri e propri professionisti attraverso la fatica ed il lavoro oltre che il paradiso dei prodotti Nike che hanno quotidianamente a disposizione.
L’esperienza – Day 2
Il risveglio è già frenetico, ma ovviamente bellissimo. Neanche il tempo di fare colazione che Max Blau ci illustra la grande novità del Summit, la collezione NikeFootballX. Qui non vi sveliamo nulla oltre quello che già vi abbiamo mostrato su Facebook, dovrete pazientare pochissimo per godervi la nostra chiacchierata con Max che ci spiegherà tutti i perchè dei nuovi prodotti dedicati al calcetto. È il momento di testare i silo Nike Football ed il Revolution Jacket, tutto nel campo al chiuso dedicato solitamente agli allenamenti dell’Academy.
Preparazione da professionisti, ognuno con il proprio armadietto dedicato e via in campo. Riscaldamento ed esercizi specifici per ogni Silo, giusto per valutare quale scarpino fosse il più adatto per noi. Davvero interessante come ogni esercizio fosse davvero dedicato in maniera precisa alla tipologia di prodotto che si calzava, dal possesso palla con le Magista fino al dribbling e tiro dedicato ad Hypervenom.
A fine allenamento la nostra scelta: Hypervenom Phantom e Tiempo Legend V, per disputare il match nel pomeriggio. Preparazione post pranzo da veri professionisti, con Coach Rubio (scuola Guardiola-Barça) abbinato al nostro Team che ci ha spiegato la nostra disposizione in campo, assegnato i ruoli ed i compiti. Davvero bello. Pronti per il match ed ovviamente nulla lasciato al caso: divisa personalizzata, maglia termica Hyperwarm contro i -5° inglesi e tutti a recuperare il proprio prodotto nella bootsroom. Il match ha avuto un arbitro davvero d’eccezione: Howard Webb, persona oltretutto fantastica e molto disponibile con tutti noi.
Provare l’emozione di prepararsi ad un incontro in maniera così specifica e con a disposizione tutti i prodotti dedicati Nike Football ha tutto un altro sapore, da veri professionisti.
L’esperienza termina con la fase di recupero, che molti sottovalutano. E’ fondamentale dopo uno sforzo intenso effettuare tutto ciò che può velocizzare il recupero, per essere sempre pronti all’impegno successivo, allenamento o partita che sia. Quindi tutti in piscina per esercizi mirati al recupero, vasche di acqua caldissima e letteralmente ghiacciata (non potete minimamente capire quanto) ed anche un tapis-roulant subacqueo dove corriamo sospesi, vedendo le riprese video di come ci muoviamo con le gambe sott’acqua. Un vero toccasana.