L’Innovation Summit di New York aveva già fatto intendere che la nuova Mercurial non avrebbe seguito schemi e concetti solo di “rinnovamento”, come già capitato in passato, ma avrebbe alzato ulteriormente l’asticella per portare il prodotto dedicato alla velocità ad un livello ancora più alto.
La nuova Nike Mercurial Superfly V racchiude un po’ tutto il lavoro e la progettazione dell’azienda statunitense in questi ultimi mesi. Sono stati presi tutti gli aspetti positivi di una scarpa che ha pesantemente rivoluzionato non solo Nike, ma tutto il panorama delle scarpe da calcio, e sono stati uniti alle innovazioni ed ai materiali non ancora implementati.
Mercurial, da sempre il segmento con più attrattiva tra i 4 Nike, aveva comunque un compito davvero arduo: soddisfare tutti coloro che hanno utilizzato fino ad oggi con grande soddisfazione le Superfly IV lanciate per i Mondiali del 2014 e non deludere anche tutta la schiera di utilizzatori di Mercurial Vapor X.
Per Mercurial Vapor la questione sembra essersi risolta in maniera semplice, perchè con le Mercurial Vapor XI si è portato avanti un concetto di tomaia identico alla versione 10, andando a lavorare solo sul piatto suola unificandolo alla versione Superfly. Questo dovrebbe unire una calzata ed un comfort unico per chi ha pianta stretta e migliorare ancor di più la spinta e la reattività negli sprint e le accelerazioni.
Ovviamente gli occhi sono però tutti puntati sulle Nike Mercurial Superfly V. La versione IV, grazie all’implemento del flyknit, era morbida e subito confortevole e tantissimi hanno apprezzato proprio la capacità dello scarpino di essere sì leggero, ma completo anche sotto i punti di vista del tocco di palla e del tiro. La nuova versione mantiene lo stesso materiale ponendosi un nuovo obiettivo: riuscire a migliorare ancora di più il feeling con la tomaia in flyknit ed avere un controllo ancor più ottimale grazie alle microscanalature disposte su tutta la superficie.
Veniamo al piatto suola, probabilmente la caratteristica che più di ogni altra andrà analizzata e dovrà rispondere davvero alle aspettative. Addio alla fibra di carbonio (con buona pace di chi amava anche l’estetica degli “scacchi” nella suola), al suo posto è stato usato un nuovo materiale meno rigido, ma che dovrebbe fornire una reattività comunque migliore e soprattutto essere ancora più leggero e meno fastidioso. Tutto improntato per un unico fine: essere più pronti e reattivi così da anticipare l’avversario. In fin dei conti, a qualsiasi livello, il calcio è fatto di tempi ed istanti decisivi, esserci prima degli avversari è un gran bel vantaggio.
Qualsiasi tipo di considerazione in campo più approfondita la rimandiamo ai test ed alle prove che metteranno “sotto stress” questo scarpino, vero che possiamo sicuramente dare un input positivo e che l’impressione sia davvero quella che Nike abbia lasciato invariato ciò che di buono aveva fatto cercando di migliorare dove possibile, però come diceva San Tommaso “se non vedo…”.
Tutta la linea Mercurial sarà disponibile dal 31 Maggio su SoccerHouse24.com