Siamo rimasti talmente entusiasti dal “viaggio” dentro la Nike Academy a St. George’s Park che abbiamo voluto seguire da vicino l’esperienza legata a Most Wanted e vedere come vengono selezionati i ragazzi, i test, i provini e come si può realizzare un vero e proprio sogno partendo dal nulla.
Per questo abbiamo seguito molti ragazzi e visionato partite ed allenamenti per selezionare due giovani che ritenevamo non “più bravi”, ma che semplicemente ci avessero impressionato maggiormente nelle loro prestazioni. È stato davvero complicato perchè molti avrebbero meritato uno dei pass, ma l’occasione di partecipare a Most Wanted era comunque libera per tutti, per questo non ci siamo sentiti poi così “in colpa”.
La scelta è ricaduta su un centrocampista ed un difensore, Gian Andrea e Francesco che hanno potuto così vivere un esperienza davvero speciale e ce la siamo fatta raccontare al loro ritorno.
Questo quello che ci hanno detto Gian Andrea Gallorini (Centrocampista centrale) e Francesco Testi (Difensore centrale) che hanno vissuto questa splendida esperienza a Nike Most Wanted, in quel di Trigoria.
- Ciao ragazzi e bentornati, era la vostra prima esperienza con Nike Football?
- GA – Sì, non avevo mai avuto modo di fare un esperienza di questo tipo.
- F – Sì, e spero che sia la prima di una lunga serie!
- Com’è stata l’esperienza generale? La rifaresti?
- GA – Bellissimo, la cosa evidente è l’organizzazione in più è anche l’occasione per fare nuove amicizie!
- F – Organizzazione fenomenale, e fare il tutto a Trigoria lo ha reso ancora più speciale. Assolutamente da rifare!
- La prima parte erano i test, come sono andati? Quale è stato il più duro?
- GA – I test sono andati in generale bene nonostante avessi giocato il giorno prima. Lo yo-yo è di sicuro il test più duro…
- F – In generale bene con buoni risultati, lo yo-yo duro, ma comunque andato bene, noi difensori lo abbiamo fatto per ultimo quindi eravamo più stanchi di sicuro.
- C’erano diverse fasi di “scrematura” nella giornata. Fino a che punto siete arrivati?
- GA – Per fortuna fino alla fine, ovvero al match 11vs11 dove venivano selezionati i 2 più meritevoli.
- F – A dirla tutta non sapevo che dei ragazzi venivano eliminati “in corsa”, poi mi sono reso conto quando hanno chiamato il mio numero per il match finale.
- Nella partita finale in che ruolo avete giocato? E come eravate messi in campo dal Mr?
- GA – Io gioco mediano o comunque centrocampista centrale ed ho giocato nel mio ruolo con la differenza che stavolta eravamo disposti con un 4-4-2 ed ero uno dei due centrocampisti centrali.
- F – Difensore centrale sinistro, essendo mancino, il mio ruolo naturale. Abbiamo giocato con un 4-4-1-1, mancavano punte di ruolo…
- Parliamo dei prodotti. Con che scarpino siete scesi in campo? E perchè?
- GA – Ero indeciso tra Tiempo ed Hypervenom. Alla fine ho utilizzato il secondo scarpino anche su consiglio dei ragazzi Nike e non me ne sono pentito! Ho avuto pure la possibilità di utilizzare sia white pack che poi, nella partita, la colorazione highlight, bellissima…
- F – Assolutamente Tiempo, le uso da sempre, infatti per la parte di allenamento ho usato le mie white pack. Poi sono stato troppo contento di mettere le blu highlight pack, mi mancano…
- Avevate in dotazione anche gli articoli Apparel per allenarsi, compreso il Revolution Jacket, impressioni?
- GA – Il giacchetto è impressionante, leggerissimo e comodissimo… Tutti i prodotti sono in generale comodissimi, fantastici i pantaloni lunghi ti danno libertà totale di movimento.
- F – Il giacchetto incredibile. Ho notato in maniera evidente come nel riscaldamento dove si usano anche le braccia, seguisse perfettamente i movimenti, uno spettacolo…
- Cosa ti porti dietro per il futuro grazie a questa esperienza?
- GA – Sicuramente capisci sempre di più cosa vuol dire essere un atleta pro, e più semplicemente nuove conoscenze ed amicizie nate sul momento.
- F – Dare tutto in così poco tempo, super concentrato nell’esercizio che facevi. Come ci hanno detto “al posto vostro vorrebbero esserci tanti altri ragazzi” e la frase calzava a pennello.