Spostiamoci in Corsica, per scoprire le nuove divise prodotte da Macron per l’Athletic Club Ajaccien, meglio conosciuto come AC Ajaccio. La società francese è al secondo dei tre anni previsti dal contratto sottoscritto con il brand bolognese e si appresta ad indossare le nuove maglie nel campionato di Ligue 2, dopo la retrocessione dello scorso anno.
Le novità previste per la squadra biancorossa non riguardano soltanto le maglie e la categoria, ma anche lo stemma societario, che è stato rivisitato e sottoposto ad un restyling. Partiamo proprio dal nuovo stemma che da quest’anno farà la sua apparizione sulle maglie dell’Ajaccio.
La forma tondeggiante del vecchio simbolo societario, che ricordava lo stemma del Barcellona, è stata smussata ed allungata dando vita ad una classica forma a scudo arrotondata, divisa come nella precedente versione, in tre sezioni, due superiori contrapposte e una sottostante. Come il vecchio stemma anche quello nuovo è attraversato orizzontalmente da una fascia rossa che contiene l’acronimo ACA, e anche in questo caso la sezione superiore sinistra contiene la testa di moro, simbolo della Corsica, mentre la sezione inferiore è riempita da strisce verticali bianco rosse che richiamano la divisa tradizionale del club.
La novità principale riguarda la sezione superiore destra dove possiamo notare l’avvicendamento tra il simbolo comunale dei due leoni rampanti che sorreggono una colonna, con l’orso simbolo della squadra da cui deriva il soprannome dei calciatori biancorossi: “L’Orsi”.
Come tocco finale è stato aggiunto, nella sezione inferiore, l’anno di fondazione sormontato dalla corona imperiale che rappresenta la città attraverso l’evocazione di Napoleone; un nuovo emblema, insomma, rivoluzionato sia nella forma che nel contenuto.
Passiamo alla descrizione delle nuove maglie.
La divisa casalinga è rappresentata dalla tradizionale maglia a strisce verticali biancorosse, anche se un po’ rivisitata da Macron in questa versione. Le cinque strisce rosse, infatti, si interrompono in prossimità del petto, colorando soltanto la sezione inferiore della maglia e creando un effetto di spaccatura con la parte superiore interamente bianca.
Un dettaglio molto elaborato è senza dubbio il colletto bicolore, costituito da uno spesso scollo a V, chiuso inferiormente da una doppia cucitura orizzontale, sul quale si innesta un collare a polo in maglieria rosso ornato da una sottile striscia bianca. Dal colletto verso le spalle si sviluppano due inserti rettangolari rossi che contengono il logo di Macron, posizionato in bianco al centro di essi. Sul retro della maglia, poco sotto il colletto trova spazio il caratteristico simbolo della Testa di Moro, sormontato da una scritta in stampato maiuscolo che riporta il nome della società nella lingua corsa: A.C. Aiacciu.
Le maniche, prive di strisce sono completamente bianche e terminano con un sottile bordo diviso in due sezioni, una bianca e una rossa in parti uguali. Anche il pannello posteriore della maglia presenta l’interruzione delle cinque strisce rosse, per lasciare spazio alle numerazioni; una soluzione quella di utilizzare un modello palato con strisce interrotte su entrambi i lati della maglia che avrà ricordato a qualcuno il discusso modello utilizzato dall’Ascoli nel campionato 2011- 2012.
I pantaloncini previsti per il kit casalingo sono interamente rossi, contornati nella parte superiore da una cinta bianca e arricchiti da un inserto laterale che segue la forma della coscia. Rossi anche i calzettoni impreziositi da una doppia cerchiatura bianca.
Il completo da trasferta è costituito da una maglia bianca con inserti rossi: una scelta assolutamente discutibile visto l’utilizzo degli stessi colori del primo kit. La maglia utilizza peraltro lo stesso modello della versione home, contraddistinta da un identico colletto e dagli stessi bordo manica descritti in precedenza.
Le cinque strisce rosse lasciano spazio a due inserti laterali che si sviluppano lungo i fianchi; mentre è assente in questa versione il riquadro rosso sulle spalle che contiene i loghi dello sponsor tecnico.
La divisa si completa con pantaloncini e calzettoni bianchi con inserti rossi.
Più colorata la terza divisa viola, che sarà probabilmente utilizzata spesso vista la somiglianza tra i due kit descritti fin’ora. Questo colore rappresenta una scelta precisa del club e vuole celebrare la storica maglia viola utilizzata dalla squadra francese nel 1969 per commemorare il bicentenario di Napoleone, spesso associato a questo colore per la sua passione per le violette, fiore che l’imperatore scelse perfino come simbolo.
Il modello è caratterizzato da un colletto in maglieria composto da due lembi neri che formano una Y, e da due spessi bordo manica neri. Sicuramente in molti avranno riconosciuto dietro a questo template la maglia della Lazio della scorsa stagione. Presenti anche in questa terza versione la Testa di Moro e la scritta con il nome della squadra dietro il colletto.
Sempre in viola anche i pantaloncini ed i calzettoni.
Concludiamo la panoramica sulle divise del club francese facendo notare che le tre maglie della collezione espongono il logo Macron in tre posizioni diverse: allineato laterale nella prima, centrato nella seconda e quasi sulla spalla nella terza. Una soluzione che farà scervellare i magazzinieri della società i quali dovranno ingegnarsi di volta in volta nell’applicare i numerosi sponsor che tappezzeranno la divisa. E’ stato infatti appena raggiunto un accordo con un nuovo partner commerciale, Suite Home Hotel and Residence, che potrà esporre il suo coloratissimo logo sul pannello frontale della maglia, coprendolo quasi completamente e facendo in pratica scomparire l’effetto delle strisce.
Non era andata meglio lo scorso anno quando si susseguirono gli sponsor più ingombranti possibili sulle “povere” maglie biancorosse; addirittura in alcune partite la formazione scese in campo con un impresentabile Testa di Moro gigante che copriva l’intera maglia risultando peraltro quasi invisibile nella grigia versione away.
Come giudicate le maglie prodotte da Macron per l’Ajaccio?
Cosa ne pensate del nuovo stemma? Preferite la versione restaurata oppure vi piaceva di più quello precedente?