Dite la verità, l’ultima cosa che vi aspettavate di vedere in questo blog, era un po’ di motocross! L’occasione per questa breve divagazione off-road ci viene data dalla presentazione, avvenuta nei giorni scorsi, della nuova Magliazzurra, con cui i nostri alfieri degli sterrati andranno a caccia dei titoli mondiali per nazioni della stagione 2014.
Cosa ben nota agli appassionati delle ruote tassellate, ma forse sorprendente per coloro a digiuno di fango e traversi, anche il motociclismo vanta delle squadre nazionali. Categorie come motocross, enduro, trial e supermotard mettono in scena ogni anno una rassegna iridata che sfodera il meglio del panorama fuoristrada, assegnando su circuiti fatti di terra e polvere l’equivalente di una coppa del mondo a pistoni e cilindri.
La Federazione Motociclistica Italiana riunisce queste selezioni sotto l’iconico e colloquiale nome di “Magliazzurra”, tinta che da oltre un secolo è il simbolo dello sport tricolore. La cittadina belga di Lommel, sede dell’ultima prova del Mondiale MX, ha visto Tony Cairoli, Davide Guarneri e David Philippaerts, i tre campioni italiani degli sterrati, svelare la divisa con cui tra poche settimane cercheranno di riportare in patria il mondiale per nazioni.
Da principio, c’è da considerare come il motocross sia visto come una disciplina molto “americana” — d’altronde, quelle son le sue origini —, quindi non c’è da stupirsi se lo stile di quest’uniforme sia lontano dai canoni del classico; anzi, da “tradizione” di questo sport, il suo disegno è per definizione audace e anticonvenzionale.
Particolarità, la maglia reca la doppia firma di Kappa e dell’azienda specializzata Pivesso. Rispetto al passato, quando si era quasi sempre optato per un unico colore nazionale, quest’anno la Magliazzurra sfoggia un diverso template, con petto bianco e maniche azzurre — le due tinte che, storicamente, hanno contraddistinto gli sport italiani —, una dicotomia interrotta solo sulle spalle da due inserti trapezoidali, l’uno rosso e l’altro verde.
Il richiamo alla bandiera nazionale sbuca anche sul petto, dove sotto alla grande scritta azzurra “Italia” a caratteri cubitali, fa capolino una fascia tricolore: in questo caso, tuttavia, è abbastanza grossolano l’errore nella disposizione dei colori, col verde in basso e non in alto; il nome del nostro paese, sopra le tinte ungheresi…
Lo stemma della Federmoto è cucito sul cuore, blasonato dalle due stelle simbolo delle nostre affermazioni mondiali. Ulteriori tocchi di tricolore sono presenti poco sopra i polsini, quest’ultimi bianchi e a contrasto con le maniche. Proprio la parte terminale delle braccia, così come quella del petto, è infine caratterizzata da un pattern reticolare tono su tono che conferisce ulteriore vivacità all’insieme.
Indossata da tutte le nostre rappresentative fuoristrada, la nuova Magliazzurra vivrà il suo apice a settembre quando, sul suolo lettone di Ķegums, nel Motocross of Nations 2014 l’Italia battaglierà per quel titolo mondiale che, dopo le due affermazioni a cavallo del nuovo millennio, manca ormai in casa azzurra da dodici anni.
Vi piace la Magliazzurra 2014 del motocross tricolore?