La stagione NBA 2023-2024 è ai nastri di partenza e porta in dote alcune novità stilistiche, seppur non numerose come quelle dell’anno scorso. In attesa di scoprire l’intera collezione City Edition, che verrà presentata a inizio novembre, ecco tutte le nuove divise già annunciate.
“Trova le differenze”: Philadelphia 76ers e Houston Rockets
Un anno fa sono stati proprio i Sixers, insieme ai Boston Celtics, a inaugurare questa sezione. Le due franchigie avevano modificato alcuni dettagli delle rispettive Statement Edition; i biancoverdi avevano rimosso le bande laterali, mentre Phila aveva ingrandito le ombreggiature delle scritte.
Nel 2023/24, una variazione simile interessa le altre due maglie principali dei Sixers, quella bianca e quella blu. L’ombra rossa attorno ai numeri e alla scritta “PHILA” è stata infatti resa più spessa e spostata sul lato destro. Lieve aggiornamento anche per la Statement Edition nera dei Rockets; le spalline, prima grigie, diventano rosse.
Le nuove divise della NBA 2023-24
Phoenix Suns
Dopo averla rispolverata sulla Classic Edition 2022-23, i Suns riportano ufficialmente in vita l’esplosione solare, che dominava le uniformi indossate da Kevin Johnson, Charles Barkley e compagni fra il 1992 e il 2000. L’amato design, in cui il pallone da basket prende il posto del sole, torna sulle nuove uniformi, che Phoenix utilizzerà almeno per le prossime cinque stagioni.
Il nome “SUNS”, raffigurato negli stessi caratteri della divisa casalinga utilizzata nel periodo 2015-17 e delle uniformi Alternate indossate fra il 2013 e il 2017, compare all’interno della scia arancione sia sulla Association Edition, bianca con spalline arancio-viola, sia sulla Icon Edition, viola con spalline bianco-arancio. La medesima scia appare in fondo ai pantaloncini, sovrastata dalla scritta “PHOENIX”, già presente sui calzoncini anni Novanta. Rimane invece invariata la Statement Edition nera, presentata l’anno scorso dalla franchigia dell’Arizona.
Sacramento Kings
I Kings si rifanno il look per la quarta volta negli ultimi dieci anni, riproponendo il nome della squadra scritto in diagonale e in corsivo, con la coda del leone reale che spunta dalla lettera K; una grafica utilizzata dalla franchigia tra il 1972 e il 1994. Ora campeggia al centro di due uniformi dall’aspetto aggressivo e accattivante. La Association Edition (quella che una volta era la divisa casalinga; ora la distinzione non esiste più) è bianca con contorni e scritte nero-viola, mentre la Icon Edition è nera, con bordi e caratteri viola-argento. Il font dei numeri resta invariato rispetto alla versione precedente.
La tenuta viola, che dal 2002 in avanti è stata la seconda divisa dei Kings, viene oggi ‘declassata’ a Statement Edition. Il nuovo design, con il viola (colore emanato dal famoso raggio acceso sopra l’arena in caso di vittoria, al grido di “Light the Beam!”) che va a sfumare nel nero della notte e le bande a scacchi sui fianchi, prende spunto dall’iconica uniforme Alternate indossata da Sacramento fra il 1994 e il 1997.
I caratteri delle scritte sul petto sono gli stessi utilizzati sulle precedenti divise. Unica pecca: la disposizione delle parole “SACRAMENTO” (sopra, in piccolo) e “KINGS” (sotto, in grande) copia pedissequamente il design della Statement Edition presentata l’anno scorso dai Memphis Grizzlies.
Statement Edition
New Orleans Pelicans
Dopo nove, lunghi anni, i Pelicans cambiano la loro divisa rossa. La nuova uniforme mantiene il colore dominante, ma al posto del nome della squadra compare il nomignolo “CRESCENT CITY”.
Forse siamo troppo lontani, geograficamente e culturalmente, dalla Louisiana per apprezzare questa scelta, condivisa peraltro da molte altre franchigie, ma sarebbe interessante girare per le strade di New Orleans e chiedere agli abitanti se sono avvero orgogliosi di quel soprannome, affibbiato alla città perché il suo centro storico… ha la forma di un croissant. I caratteri e il colore della scritta restano inalterati, mentre i numeri, prima bianchi, diventano blu scuro. La medesima tonalità appare sulle spalline e lungo i fianchi della divisa, dove troviamo anche delle striature color bianco e oro.
Classic Edition
Charlotte Hornets
Gli Hornets festeggiano il loro trentacinquesimo compleanno con una scelta particolare. Questa Classic Edition verde acqua, infatti, non riprende lo stile dell’uniforme inaugurata nel 1988, quando la franchigia debuttò nella NBA, bensì la versione aggiornata nel 1997 e indossata fino al 2002, anno del momentaneo trasferimento della franchigia a New Orleans. Le differenze sono minime: la striatura è doppia, invece che singola, le spalline sono viola, e non a strisce multicolore, mentre lungo i fianchi e sui bordi dei pantaloncini appaiono delle bande colorate.
Dal 2017, quando Nike (o Jordan, nel caso di Charlotte) è diventato lo sponsor tecnico NBA, tutte le divise originali degli Hornets sono state rispolverate con una Classic Edition: la versione azzurra nel 2017/18 (per celebrare la trentesima stagione della franchigia), quella bianca nel 2018/19 (in occasione dei suoi trent’anni), e quella viola nel 2019/20 (per il venticinquesimo anniversario dall’inaugurazione delle divise Alternate)
Minnesota Timberwolves
Entrati nella NBA un anno più tardi rispetto agli Hornets (e ai Miami Heat), i T’Wolves celebrano la trentacinquesima stagione riportando in vita la loro prima uniforme casalinga, utilizzata fino al 1996. La nuova Classic Edition presenta alcune sottili differenze rispetto alla versione originale, indossata anche da Kevin Garnett nel suo anno da rookie: i numeri sono leggermente più piccoli e i dettagli sono di un verde più brillante, in linea con il look attuale della franchigia. Anthony Edwards e compagni vestiranno la nuova divisa in ben venticinque occasioni, nel corso della regular season 2023-24.
Orlando Magic
Trentacinquesima stagione anche per i Magic, che per l’occorrenza tirano fuori dal cassetto dei ricordi una maglia iconica. Questa divisa blu stellata, introdotta nel 1998 e abbandonata nel 2003, viene ricordata soprattutto per aver accompagnato le gesta di Tracy McGrady.
Con quella casacca numero 1 sulle spalle, T-Mac ha conquistato un’intera generazione di appassionati. Premiato come Most Improved Player of the Year nella stagione 2000/01 e miglior realizzatore della lega nel 2002/03, ha partecipato a tre All-Star Game ed è stato inserito per tre anni consecutivi nei quintetti All-NBA. Un exploit individuale che però non è coinciso con un ciclo vincente per la squadra, costantemente eliminata al primo turno playoff.
Utah Jazz
Presentata con un anno d’anticipo, questa divisa viola celebra la cinquantesima stagione dei Jazz. Riprende in tutto e per tutto l’uniforme da trasferta con cui la franchigia, allora con sede a New Orleans, iniziò la sua avventura nella NBA nel 1974-75. A partire dall’annata seguente, la scritta “Jazz” venne leggermente modificata, assumendo sembianze più simili a quelle in uso fino a dodici mesi fa.