Nello stesso giorno in cui la nazionale di calcio dell’Uruguay ha disputato il primo test match contro l’Austria in vista dei prossimi mondiali, Puma ha presentato le nuove divise con cui La Celeste disputerà la fase finale di Brasile 2014.
Nella partita di ieri sera la nazionale allenata da Óscar Tabárez è scesa sul terreno di gioco indossando il nuovo kit home che riprende il colore tradizionale della divisa uruguagia e a cui fa eco anche la muta da trasferta bianca. In linea generale, il design dei due kit è ispirato direttamente alla bandiera nazionale, racchiudendone, oltre ai colori, anche i simboli peculiari del paese sudamericano.
Nello specifico, il disegno della prima maglia è pressoché semplice con dettagli sartoriali ben definiti, come lo scollo a forma di U, e rifiniture grafiche che accentuano l’appartenenza a questi colori e al paese di rappresentanza.
Sul celeste tradizionale sono stati ricavati dettagli in oro e in bianco che richiamano ai colori dello scudo dell’Asociación Uruguaya de Fútbol, AUF, cucito in petto. A fare da campo a quest’ultimo ci pensa un watemark che rappresenta il Sol de mayo (Sole di maggio), emblema nazionale uruguaiano che raffigura Inti, il dio del sole del popolo Inca, rappresentato nella bandiera uruguagia riportata integralmente sulla parte posteriore del collo e richiamata dagli inserti a ridosso del bordo delle maniche.
Altri due dettagli completano questa casacca: le due righe in oro, che definiscono il profilo maglia e richiamano il logo Puma, e l’inserimento all’interno del collo del soprannome della nazionale, “La Celeste”.
In abbinamento al celeste della maglia sono stati proposti pantaloncini e calzettoni blu scuro, con i primi che riportano la bandiera uruguaiana sulla cinta e i secondi dotati di richiami ai colori della casacca. Tuttavia nelle foto di Puma compare anche un paio di calzettoni celesti con risvolto bianco.
il secondo kit si presenta invece in total white con dettagli celesti e un disegno diverso del colletto preso dal template Puma King: collo a V arricchito da un inserto triangolare celeste nella scollatura. Con questo stesso colore sono state riempite le linee a profilo maglia e il logo Puma e la scritta “La Celeste” posta internamente al colletto. Il richiamo all’oro è relegato, adesso, solo al bordo dello stemma dell’AUF e al Sole della bandiera uruguaiana sul versante posteriore.
Il resto del kit segue lo stesso criterio di dominanza cromatica della maglia con una accenno maggiore al celeste solo nei calzettoni, limitando al minimo l’utilizzo di altri dettagli.
La realizzazione di questi due kit, tuttavia, non riguarda solo l’aspetto stilistico bensì anche quello tecnologico: l’impiego della tecnologia Puma PWR ATCV (solo nella versione Authentic) consente ai giocatori di esprimersi al meglio in termini di prestazioni calcistiche e beneficiando del miglior comfort possibile. Grazie all’inserimento di micro bande in silicone all’interno della maglia, il tono muscolare dei giocatori viene continuamente stimolato e mantenuto attivo. Inoltre la combinazione con inserti in mesh, nelle zone critiche, permette di ottenere una maggiore traspirazione e ventilazione del sudore.
L’Uruguay si appresta, quindi, ad affrontare una nuova avventura mondiale con con dei kit che vogliono portare sul campo tutta la grinta che ha concesso alla Celeste di raggiungere il quarto posto in Sud Africa nel 2010.
Il Brasile, dal canto suo, ha un forte valore evocativo per la nazionale uruguaiana dal momento che fu proprio nella terra dei verdeoro che L’Uruguay vinse il suo ultimo campionato del mondo nel 1950. Il difensore uruguaiano dell’Atletico Madrid, Diego Godin, ha proprio messo l’accento su questa coincidenza di luoghi sostenendo che, come 64 anni fa, c’è la voglia e l’entusiasmo di arrivare in fondo a questo torneo, sapendo già che ad aspettarli ci sono Inghilterra, Italia e Costa Rica.