«Sviluppare, in seno alla comunità di Anderlecht, lo sport in generale e il calcio in particolare». Era questo l’obiettivo dei tredici gentiluomini che il 27 maggio 1908 fondarono il Royal Sporting Club che porta il nome del popoloso comune (oggi quasi 100 mila abitanti) della Regione di Bruxelles-Capitale, famoso anche per il suo mattatoio.
Il primo presidente della società calcistica fu Charles Roos, colui che scelse l’accostamento tra malva e bianco come colorazione ufficiale della squadra. Una possibile spiegazione per tale decisione tira in ballo nientepopodimenoche la Principessa Elisabetta (1876-1965). Invitata a una mostra floreale nel distretto di Anderlecht, la futura “regina dei belgi” vi fu condotta in una carrozza decorata con orchidee dei due colori, che si intonavano perfettamente con il suo vestito.
Un’altra versione fa invece riferimento al clero: erano proprio il malva e il bianco le tonalità che dominavano gli abiti ecclesiastici dell’epoca, e inoltre numerosi studenti dell’Istituto cattolico di Saint-Nicolas, nei pressi dello stadio, nel corso degli anni si sarebbero trasferiti tra le fila del club. Uno di questi fu Paul Van Himst: semplicemente, il personaggio sportivo più famoso e importante della storia del Paese.
Per il 2014-2015, il fornitore tecnico Adidas ha optato per uno schema con la diagonale: una banda bianca va dalla spalla sinistra, ospitando lo stemma societario e lo sponsor bancario, fino al bordo destro, interrompendo in maniera plateale il malva dominante. Naturalmente anche gli inserti sulle spalle, in fondo alle maniche e sullo scollo a V sono bianchi: una scelta che non ha niente di rivoluzionario, ma che non si era abituati a vedere sul petto dei belgi.
Calzoncini e calzettoni sono in linea con la casacca: malva con dettagli bianchi (le tre strisce tipiche dell’azienda tedesca più un bordino inferiore) i primi, a colori invertiti i secondi. Tranquilli, almeno le scarpe sono facoltative (!).
Comunque sia, si può dire che il binomio cromatico sia l’unico fil rouge che caratterizza la storia di questa maglia. Per il resto, le fantasie proposte dai diversi fornitori sono state delle più varie: la più simile a quella appena presentata è probabilmente la maglia away del 1993-94, che presentava ben tre diagonali, in direzione tuttavia opposta. Un modello che Adidas utilizzò per gran parte delle sue squadre con il risultato di promuovere le sue famose three stripes.
Per la divisa da trasferta ritorna il rosa, dopo una prevalenza, negli ultimi anni, …del bianco. Scompare la diagonale e il colletto diventa a polo, mentre rimangono gli inserti viola (incluso il logo del fornitore tecnico) e rimane anche, sinceramente ingombrante, lo sponsor ben al centro del petto. È prevista una seconda versione anche per i pantaloncini, anche per evitare un kit che accosti malva e rosa, che in pochi sarebbero in grado di sopportare.
Non sono molte le società che fanno ricorso a colori così particolari. Al di là dell’origine dell’Anderlecht, pensate che la fornitura Adidas sia all’altezza delle ambizioni europee del club?