Rimaniamo in Serie B e spostiamoci in Veneto, dove andiamo a scoprire le nuove maglie del Cittadella 2014-2015 prodotte anche per questa stagione dal partner tecnico Garman.
La squadra granata, rimasta l’unica rappresentante della provincia di Padova nella serie cadetta dopo la retrocessione dei bianco-scudati, propone tre completi caratterizzati dall’assenza del Carro dei Carraresi, sempre presente nelle ultime tre annate.
La divisa casalinga è rappresentata da un completo granata in cui l’unico inserto colorato va ricercato nel sottile bordo bianco che chiude inferiormente il colletto. Lo stemma societario è inserito centralmente sul petto ed è contornato da una doppia cucitura a vista che forma una banda orizzontale sviluppandosi poi lungo i fianchi. Poco più in basso è applicato il main sponsor, mentre nella parte superiore della divisa sono posizionati lateralmente il logo dello sponsor tecnico Garman e il co-sponsor.
Il kit per le partite casalinghe dei veneti si completa con pantaloncini e calzettoni interamente granata. La parte esterna dei pantaloncini riprende la doppia cucitura presente sulla maglia dando un senso di continuità alla decorazione. I pantaloncini ospitano poi le numerazioni e il logo Garman in bianco, sulla parte sinistra. Del tutto privi di personalizzazioni e di inserti i calzettoni.
Le tondeggianti numerazioni bianche che occupano il pannello posteriore della maglia sfruttano, com’è ormai consuetudine per il Cittadella, il font Balloon, certamente non il carattere più comune utilizzato sulle divise da calcio. Discutibili, a mio avviso, anche le stampe dei nomi dei calciatori, inseriti sopra i numeri in un improbabile stampatello minuscolo; una moda lanciata diversi anni fa da Puma e che non mi ha mai convinto, nonostante ci abbia accompagnato alla conquista del quarto Mondiale nel 2006.
Nessuno stravolgimento per quel che riguarda la divisa da trasferta, rappresentata come di consueto da un completo giallo. Anche in questo caso l’unico inserto stilistico va ricercato nel colletto che presenta un bordo parziale granata, lasciato aperto nel tratto inferiore.
Anche questa maglia, basata sullo stesso modello di quella granata, è arricchita dalla doppia cucitura sul petto che si sviluppa lungo i fianchi e che contorna lo stemma societario, posto al centro del petto. Le personalizzazioni, così come il logo dello sponsor tecnico, sono applicate in granata, giocando sull’ottimo abbinamento tra i due colori che abbiamo potuto ammirare nelle divise da trasferta dello Sparta Praga.
Completano la collezione di Garman una terza maglia grigio chiaro con inserti blu, attualmente inutilizzata in campionato (se non dagli estremi difensori), e la divisa da portiere che consiste in un completo nero creato sul modello delle tre divise dedicate ai giocatori di movimento.
IL SIMBOLO PERDUTO
Cosa distingue le divise del Cittadella da quelle del Torino, del Trapani, dell’Arezzo, della Reggiana o della Salernitana? Niente.
Eppure una soluzione a questo “inconveniente” era stata trovata brillantemente da Garman e dalla società che erano riuscite nel corso degli ultimi anni a rendere le divise dei veneti a loro modo uniche ed iconiche inserendo una figura, capace di riunire e di rappresentare squadra e tifoseria: si tratta del Carro, simbolo dei Carraresi, i signori di Padova.
Questa figura che decora le cinta murarie e le torri di Cittadella, è divenuta nel corso delle stagioni l’emblema della squadra granata, tanto da comparire sulle bandiere e negli striscioni esposti dai tifosi durante le partite e da essere inserita nella nuova versione dello stemma societario. Si noti a proposito il suo felicissimo posizionamento davanti alla torre a richiamare la decorazione della torre di Malta, importante elemento del complesso difensivo medievale della città.
Questa stagione l’idea del Carro è stata accantonata e le divise del Cittadella non espongono più l’emblema dei Da Carrara, ritornando ad essere semplicemente dei completi granata, come decine di altri nel panorama calcistico italiano. Chiaramente non c’è nulla di male a proporre delle divise monocromatiche simili a quelle di altre squadre, ma a mio avviso riuscire a differenziare le proprie maglie rispetto a tutte le altre e mantenere nel corso del tempo un’identità è una cosa ardua da realizzare (cito il solo esempio del ChievoVerona che con un’operazione analoga ha contraddistinto le proprie maglie con la figura di Cangrande della Scala). Quando questa impresa riesce brillantemente, come nel caso del Cittadella e del suo Carro sfumato sulle maglie, il fatto che venga interrotta costituisce a mio avviso un vero peccato.
Al termine di questa riflessione e dopo aver osservato le nuove maglie del Cittadella, qual è la vostra idea in merito?
Rimpiangete il simbolo dei Da Carrara oppure preferite le attuali divise?