Tempo di cambiamenti in casa Verona, sponda Hellas per la precisione; dopo 25 anni, infatti, la società scaligera ha deciso di cambiare il proprio logo e per farlo ha scelto di volgere lo sguardo al passato per accompagnarlo verso il futuro.
Il nuovo stemma ricorda il Verona di Bagnoli
Il nuovo stemma si veste con le due teste di mastino, l’una bifronte l’altra, unite dall’immancabile scala a quattro pioli simbolo della Signoria dei Della Scala e con la scritta “Hellas Verona FC” posta in alto. Addio ai sette colori attuali (giallo, blu, bianco, rosso, verde, nero e oro) e spazio soltanto per il blu e il giallo.
La scelta del colore del nuovo logo, come si può leggere sul sito ufficiale del team di patron Setti, ha come obiettivo la semplificazione e l’attualizzazione del brand Hellas. Lo stemma, in vigore dal 1° luglio 2020 ma che apparirà su maglie e canali ufficiali soltanto al termine della stagione regolare, non è nuovo ai tifosi gialloblù in quanto già la squadra di Osvaldo Bagnoli, nel lontano 1984, lo utilizzò seppur in forma leggermente diversa.
Teste di mastino e scala a pioli: i simboli dell’Hellas in una storia ultracentenaria
Ma cosa rappresentano le teste di mastino e la scala a pioli? Perché sono elementi riconoscibili da tutto il popolo veronese? I due mastini sono stati introdotti per la prima volta dall’Hellas Verona nel 1984 e hanno rappresentato il primo logo presente sulle maglie scaligere negli anni d’oro della società.
Il simbolo deriva dalla scelta di omaggiare due dei più importanti signori della città veneta: il Mastino della Scala I e II che, negli anni che vanno dal 1262 al 1329, resero grande Verona e ancora oggi sono iscritti tra le pagine più belle del territorio; la scala a pioli, come detto, è invece l’emblema della Signoria degli Scaligeri ed è una rappresentazione molto frequente in città, in diversi siti storici.
Cosa ne pensate del nuovo logo? Promosso o bocciato?