Da quando è stato pubblicato, il video di presentazione del nuovo logo della nazionale islandese, ha fatto il giro del mondo.
E non avrebbe potuto essere altrimenti considerati alcuni fattori che si intrecciano inestricabilmente in questo progetto. Innanzitutto perchè il video è un concentrato di epica che, nell’attingere alla mitologia norrena, non si preoccupa di scomodare tutto l’immaginario fantasy da Tolkien a Game of Thrones; in secondo luogo perchè stiamo parlando della nazionale che dal 2010 ha fatto sobbalzare il cuore dei più romantici a colpi di Geyser Sound.
Riguardo al logo, iniziamo con lo specificare che il precedente rappresentava sia la nazionale che la federazione, la quale, però, all’inizio di quest’anno, aveva già attuato il suo restyling.
I due soggetti, quindi, ora hanno marchi separati: da una parte l’immagine istituzionale della federazione e dall’altra quella più passionale ed evocativa della squadra.
Islanda, l’ispirazione per il nuovo logo
Il logo della nazionale adesso presenta un design estremamente contemporaneo, molto differente da qualsiasi altro team ma non totalmente estraneo alle linee di altri stemmi appena nati. A dispetto della forma, però, la simbologia rappresentata è tutt’altro che inedita: le linee spezzate che compongono il disegno in modo così abile raffigurano nientemeno che i quattro spiriti guardiani dell’isola, i “landvættir”, patroni dei quattro punti cardinali e delle quattro regioni storiche che ad essi corrispondono.
Ma il toro, il drago, l’aquila e il gigante, narrati fin dalle saghe dell’epica medievale, non sono altro che la rappresentazione allegorica più tradizionale dell’Islanda, già orgogliosamente in bella mostra sullo stemma della repubblica, nonché sulla testa delle monete e nell’insegna della banca nazionale.
Ciò che rende il progetto, se possibile, ancora più raffinato è che le figure sono distinte e modulabili. Esse, difatti, possono essere rappresentate assieme o separatamente a seconda delle esigenze (come si vede negli esempi).
Inoltre, quello che potrebbe essere un difetto – ovvero che i quattro spiriti, una volta uniti, non sono distinguibili al meglio nelle singole entità – di contro restituisce il segno astratto di un logo che comunque mantiene forza, riconoscibilità e originalità.
Il carattere tipografico
A sostegno del nuovo marchio è stato progettato anche un carattere tipografico tutto nuovo, senza maiuscole, che trae spunto dalle scritte intagliate sui manufatti tradizionali islandesi traducendole in segni minimi e moderni che si accostano perfettamente alle forme del nuovo logo. Questo è l’ultimo particolare di un progetto molto articolato che, a prescindere dal gusto personale, a questo punto, merita tutto il plauso che si deve ad un lavoro frutto di tanto studio e ricerca.
In conclusione
Il progetto è interamente fruibile tramite un microsito realizzato ad hoc dalla KSI (altra attenzione affatto ovvia). Gli islandesi hanno sicuramente saputo stupire con un logo inaspettato e inusuale per una nazionale di calcio, ma un team che punta sulla propria crescita non poteva che proporsi con tanta originalità e un certo clamore, e se alla fine un progetto convince al di sopra del mero gusto estetico gli obiettivi del nuovo stemma dell’Islanda possono dirsi raggiunti.
Un ultimo consiglio: se non l’avete ancora fatto, provate a riguardare il video in lingua originale, seppure non doveste capirci nulla, sono convinto che percepirete una forza diversa. Anche questa non è un’emozione scontata per un semplice progetto di restyling.
Fyrir Ísland! Per l’Islanda!