Prosegue la nostra panoramica sulle nuove divise della Bundesliga, campionato che con l’edizione 2013-14 festeggerà il suo 50° anniversario. Oggi ci occupiamo della squadra della capitale, l’Hertha Berliner Sport-Club e. V. – colloquialmente nota come Hertha Berlino –, che quest’anno torna a riaffacciarsi in massima serie dopo un solo anno di purgatorio (sportivamente parlando).
Il club prosegue nel suo matrimonio con Nike: il duraturo legame va avanti dalla stagione 1999-2000, e toccherà col prossimo torneo i 15 anni. Questo lungo binomio ha fatto dell’Hertha uno dei cosiddetti top club tedeschi per il marchio americano; assieme al Werder Brema, sono i soli in Germania a poter vantare dei kit personalizzati da parte dei designer a stelle e strisce.
La formazione berlinese ha antiche origini, essendo nata nel 1892. Il nome “Hertha” era quello di un piroscafo a motore, a bordo del quale uno dei soci fondatori, Fritz Linder, aveva compiuto poco tempo prima un viaggio lungo il fiume Havel. La nave era dotata di comignoli del fumo dipinti in bianco-blu-giallo, che ispirarono anche i primi colori sociali della neonata squadra; il giallo scomparve presto, lasciando al solo bianco e blu il compito di identificare l’Hertha Berlino.
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Il campionato 2011-12 si era concluso in maniera amara per i biancoblu, caduti in seconda serie dopo la sconfitta nello spareggio interdivisionale contro il Fortuna Düsseldorf. Quest’anno, guidati dal nuovo tecnico Jos Luhukay, l’Hertha ha prontamente riconquistato il massimo palcoscenico, dominando la Zweite Liga e staccando nettamente la seconda classificata (anch’essa promossa); quell’Eintracht Braunschweig di cui abbiamo parlato di recente…
Le divise preparate da Nike per la stagione 2013-2014 non si discostano molto dai lavori visti nell’annata appena conclusa. Per quanto riguarda la tradizionale maglia casalinga, viene mantenuta la stessa rigatura con 4 bande blu e 5 bianche. Le maniche diventano invece totalmente blu e presentano, poco prima dei bordini, un piccolo inserto bianco. Scompare il girocollo, in favore di un sottile scollo a V realizzato in un particolare blu navy, colore cui è abbinato lo swoosh.
Nella parte posteriore, viene mantenuta la scelta di proporre un grande inserto blu per nomi e numeri (questi ultimi pittati di bianco), lasciando la sola zona inferiore alla normale rigatura biancoblu. Tra gli elementi distintivi, viene riproposta la bandiera cittadina nella parte posteriore del colletto, e il motto “Aus Berlin. Für Berlin” (“Da Berlino. Per Berlino”) all’interno di esso, incastonato in una piccola etichetta. Sul petto, come già fatto nella maglia 2012-13, lo stemma societario è rappresentato dalla sola bandiera biancoblu, rinunciando alla bordatura circolare blu.
La divisa da trasferta segna invece un netto cambio di passo rispetto alle ultime annate. La casacca rossonera dell’ultimo campionato – e in generale, l’utilizzo del rosso – lascia spazio ad una maglia gialla: si tratta di un esplicito richiamo alle seconde divise sfoggiate alla fine degli anni ’90, probabilmente il periodo migliore nel recente passato della squadra berlinese.
L’omaggio è specificatamente riferito all’uniforme della stagione 1999-2000 (come detto in precedenza, la prima griffata Nike), un’annata ricca di soddisfazioni per l’Hertha, che vide la prima e finora unica partecipazione del club alla Champions League; da “cenerentola” della manifestazione, la formazione ben si comportò raggiungendo la seconda fase a gironi, togliendosi peraltro lo sfizio di battere in casa i più titolati Milan e Chelsea nel corso della prima fase.
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Il template utilizzato in questo caso è lo stesso della prima maglia, qui virato in una rigatura verticale gialla tono su tono, dall’effetto molto simile a quanto visto sulla seconda maglia di fine secolo scorso. Il colletto è pure giallo, mentre lo swoosh stavolta è pittato in nero. Per meglio farlo risaltare, il logo dello sponsor Deutsche Bahn è qui circondato da una leggera bordatura bianca. A differenza di quanto visto fare su altre casacche da trasferta, stavolta lo stemma del club mantiene i suoi colori originali. Rimangono invece identici alla prima divisa i restanti dettagli della divisa.
Com’è ormai prassi consolidata nel calcio tedesco, la casacca del prossimo anno è stata presentata già in questa stagione, e sfoggiata dai giocatori biancoblu in occasione dell’ultimo turno di campionato, il pareggio per 1-1 contro l’Energie Cottbus davanti al pubblico amico dell’Olympiastadion.
Una partita ormai senza più nulla da dire, che ha visto il suo unico motivo d’interesse – oltre alle nuove maglie – nella festa dei tifosi nei confronti dei loro beniamini, premiati al termine della sfida come i vincitori della Zweite Liga 2012-13. Un esordio di buon auspicio per la casacca 2013-14…
Berlino rappresenta un bizzarra eccezione nel mondo del calcio: è infatti una delle poche capitali che non riesce ad esprimere una squadra di alto livello. Pur condividendo con la Juventus il soprannome di Alte Dame (“Vecchia Signora”), il palmarès dell’Hertha è piuttosto scarno, tanto che dal 1892 ad oggi ha collezionato in bacheca solo due titoli nazionali, risalenti per giunta agli anni ’30 del secolo scorso. Per capire il perché di questa situazione, dobbiamo fare un passo indietro, analizzando il tutto anche alla luce della storia tedesca contemporanea.
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Nel secondo dopoguerra, la difficile situazione della Berlino occupata – che divenne una sorta di enclave all’interno della DDR, contesa ad Ovest dagli alleati e ad Est dai russi – si ripercosse negativamente sulla compagine calcistica e, in generale, su tutto il calcio cittadino. All’Hertha venne impedito di giocare coi club orientali, così in quegli anni dovette limitarsi a qualche partecipazione in tornei minori organizzati nel perimetro di Berlino Ovest.
La costruzione del famoso muro nel 1961 fece il resto, rendendo molto dura la vita alla squadra biancoblu, che nel 1963 riuscirà comunque ad essere tra i fondatori della Bundesliga.
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In questo contesto, la competitività dell’Hertha venne meno, e di conseguenza il ruolo di primo piano nel calcio tedesco, il tutto unito anche a scandali e ciclici problemi economici. Negli anni recenti la squadra ha continuato a vivere in un difficile limbo, inanellando buone stagioni culminate talvolta con la qualificazione alle coppe europee, ad altre disastrose conclusesi con la retrocessione.
Appena tornato in Bundesliga, l’Hertha conta di ritornare stabilmente nel calcio di vertice, dando finalmente a Berlino una squadra capace di competere ad armi pari con le più quotate formazioni nazionali.
Cosa ne pensate delle nuove maglie 2013-14 dell’Hertha Berlino? E come giudicate il lungo sodalizio con Nike?