Per il Venerdì Vintage ci soffermiamo su una maglia da portiere, fulgido esempio della deriva astrattista che caratterizzava le divise degli estremi difensori negli anni ’90, di cui Umbro fu tra i principali fautori.
La maglia in questione è quella con cui si presentò in campo David Seaman a Wembley nella semifinale degli Europei del 1996 disputata contro la Germania. Di memorabile in quella partita c’era anche la divisa grigiastra (ufficialmente “Indigo blue”) indossata dai giocatori di movimento, molto criticata all’epoca principalmente per il fatto di non essere rossa, colorazione tradizionale e soprattutto benaugurante contro i tedeschi.
Dopo l’1-1 nei tempi regolamentari determinato dai gol di Shearer e Kuntz, la partita terminò tristemente per gli inglesi ai calci di rigore, dove l’errore di Southgate aprì le porte della finale alla Germania, poi vincente per 2-1 sulla Repubblica Ceca grazie al golden goal di Oliver Bierhoff.
Ma torniamo alla maglia di Seaman, che certamente spiccava in mezzo a quelle grigie dei compagni di squadra. Il colore principale era il rosso, arricchito da un “trionfo” di tonalità in vari formati. Iniziamo dalle maniche, ricoperte da un gioco di rettangoli e quadrati viola, gialli e verdi.
Sulla parte frontale si replicano due rettangoli, uno verde in verticale intersecato da uno giallo in orizzontale. Sul lato destro c’è una colata di colore viola dal bordo sfumato. Al centro in verticale compare due volte la parola England in blu ed in giallo in formato gigante, mentre sul lato destro ci sono le enigmatiche lettere E, G, ed N capovolte orizzontalmente.
Sul lato sinistro c’è un grande stemma dei tre leoni in viola.
Un dettaglio ai limiti del grottesco è rappresentato dai quattro rettangoli di testo sparsi per la parte frontale. Come prima impressione potrebbero far pensare a qualcosa di emozionale come il testo completo di God Save the Queen o la formazione dell’Inghilterra Campione del Mondo 1966, ma a vederli da vicino si scopre che riportano meramente la dicitura Football Association ripetuta una quarantina di volte, con la particolare attenzione di far iniziare una riga con Football ed una con Association tranne un intoppo nel mezzo… l’artista che l’ha creata deve aver fatto un distratto copia e incolla delle prime nove righe.
Due dettagli che invece provocano una certa nostalgia a rivederli oggi sono le imbottiture dei gomiti che ripropongono la forma dei diamanti Umbro (come del resto la trapuntatura di tutto il tessuto) e il Made in England riportato sull’etichetta.
La divisa si completava con pantaloncini sostanzialmente sobri, rossi con il solo fianco sinistro intaccato dalle fantasie della maglia, e calzettoni di cui non si può dire la stessa cosa: rossi con hoops alternate gialle e verdi.
A distanza di 18 anni, che ne pensate di questo stile fuori dagli schemi?