Il 12 ottobre 1492, Cristoforo Colombo sbarcava a San Salvador dando il là alla colonizzazione europea delle Americhe. Qualche secolo più tardi, nello stesso giorno, vedeva la luce il Club Atlético Talleres de Córdoba, squadra argentina che ha toccato quest’anno il traguardo dei 100 anni.
Seguendo anche noi le orme del celebre esploratore genovese, attraversiamo idealmente l’oceano e raggiungiamo Córdoba, per andare ad ammirare la speciale camiseta coi cui i Tallarines hanno celebrato lo storico anniversario.
Dalla divisa e dai colori sfoggiati in campo, il Club Atletico Talleres tradisce ascendenze britanniche: era infatti il 1913 quando all’interno della locale compagnia ferroviaria Córdoba Central Railway, Thomas Lawson, inglese da tempo trapiantano in Sudamerica, istituì ufficialmente l’Atlético Talleres Central Córdoba (l’attuale denominazione arriverà quattro anni più tardi), assumendone la prima presidenza; tra le varie sezioni aperte, quella calcistica divenne in breve la più importante.
La maglia biancoblu della compagine, quasi mai mutata in un secolo di storia – se non nel blu, talvolta più vicino all’azzurro -, ripropone l’identità del Blackburn Rovers, ex club di Lawson, in gioventù calciatore nella sua terra d’origine; solo nei primi anni del sodalizio, a causa della penuria d’indumenti e soldi, si ricorse a casacche biancoviola o biancobordeaux, le due tinte che più s’avvicinavano alla colorazione originale.
Nonostante la bacheca della squadra, a livello nazionale e continentale, non sia poi molto ricca, i Tallarines vantano uno dei più folti bacini di tifosi del paese; per i tanti appassionati, era quindi grande l’attesa circa la camiseta del centenario, così come per la società era d’obbligo non farsi trovare impreparata all’importante appuntamento.
Penalty è un marchio assente dal vecchio continente, e pertanto poco conosciuto al grande pubblico europeo; ciò non vale per gli appassionati “magliofili”, che negli ultimi anni hanno imparato ad apprezzare i lavori di quest’azienda brasiliana (che in Sudamerica è una solida realtà), nonché il suo approccio per quanto concerne anniversari e celebrazioni. Nel caso dei Talleres de Córdoba si tratta altresì d’una sorta di regalo d’addio al club, essendo questo l’ultimo anno della loro collaborazione (dal 2014 subentrerà loro Joma).
In cento anni di storia, il club ha attraversato il periodo più florido nella seconda metà degli anni novanta, quando raggiunse il suo massimo traguardo vincendo l’ultima edizione della Copa Conmebol; non sarebbe stato quindi fuori luogo vedere una maglietta ispirata a quel decennio – una scelta che di base avrebbe avuto pieno senso, ma che probabilmente sarebbe stata concepita come “poco storica” da tifosi e collezionisti.
Effettivamente, la divisa del 1999 risentiva molto delle sperimentazioni dell’epoca, con maniche monocromatiche, dettagli rossi, e una striscia bianca centrale dalla doppia larghezza.
Tra la miriade di proposte a cui attingere, si è quindi optato per un qualcosa di più lontano nel tempo, rifacendosi ad un modello ciclicamente utilizzato dal club soprattutto nella prima metà del secolo – e rimasto negli annali per via d’una storica sfida contro il Santos di Pelé: una semplice maglietta a righe verticali biancoblu, caratterizzata principalmente da un taschino bianco, inserito all’altezza del cuore col compito d’inglobare – e mettere in risalto – lo stemma societario.
Fin dal primo sguardo, traspare una grande cura dei dettagli. La foggia, più che d’una maglia, è quella tipica delle camicie utilizzate dai pionieri del futbol d’inizio secolo, abbastanza ampia; nella parte frontale, è perfino accennata la classica abbottonatura lungo tutto il torace.
Il colletto, molto pronunciato, è completamente bianco, e sulla punta del bavero destro mostra due piccole stelle argentate, simbolo dei 27 campionati regionali di Liga Cordobesa fatti suoi dalla squadra; queste sono solitamente posizionate sopra lo stemma, che invece stavolta è sormontato da un fregio celebrativo («Aniversario 100») pure d’argento.
I polsini delle maniche, molto marcati, sono bianchi, mentre la bordatura inferiore della divisa vede delle cuciture a vista; qui, sul fianco destro è presente una patch old style che garantisce l’originalità del prodotto, contrapposta su quello sinistro al numero d’esemplare della camiseta.
Sono infatti 5.000 i capi prodotti, tutti numerati, e venduti in uno speciale cofanetto “a tubo” che s’ispira allo stile d’inizio Novecento.
L’argento è utilizzato anche per il logo dello sponsor tecnico, cucito sul petto e, nel retro, nella zona sottostante il colletto. Da quest’ultimo fa capolino una piccola etichetta blu celebrativa («100 Años C.A.T.»), mentre il resto della schiena vede semplicemente, al posto del numero di maglia, la grande scritta «100 Años»; si tratta forse dell’unica nota stonata di questa maglia, più che altro per l’uso d’una font poco incline allo spirito pionieristico di quest’uniforme.
Fatto sta che il risultato finale è sicuramente d’impatto: una maglia d’altri tempi che scatena la fantasia e i ricordi, perfetta per una celebrazione unica come il traguardo secolare.
Ciò nonostante, non è tutto oro quel che luccica… infatti, se quanto scritto finora ben si addice alle limitate casacche riservate alla vendita, quelle approntate per i giocatori del Talleres sono state letteralmente “date in pasto” agli sponsor del club.
Quando i tifosi biancoblu hanno visto scendere in campo i loro beniamini contro il Pachuca, non dev’essere stato il più grande spettacolo del mondo ammirare l’uniforme del centenario “fagocitata” da una miriade di marchi, disposti un po’ ovunque dalla testa ai piedi.
Inutile dire che l’aut-aut imposto dagli sponsor (ricordiamo l’analogo caso dell’Universitario de Deportes) ha fatto scemare non poco il fascino insito in questo indumento.
La versione destinata all’attività agonistica ha inoltre presentato una novità nella parte posteriore, con un grande quadrato bianco contenente i numeri di gioco – disegnati secondo una font dal taglio moderno e decisamente anacronistico, vista la complessiva fattura vintage di questo capo.
In breve, quasi un factual su come rovinare in poche mossa un’opera quasi perfetta!
La divisa stagionale dei Tallarines – da cui sono stati in pratica traslati i marchi pubblicitari – è molto diversa da una camiseta tradizionale.
Concepita secondo uno schema bifrontale, all’anteriore le canoniche strisce biancoblu s’interrompono in corrispondenza del petto, generando una porzione d’un bianco uniforme compressa tra le maniche monocolore (agli appassionati italiani, potrà ricordare la soluzione adottata dal Siena 2011-12). Nella parte posteriore, la maglia diventa invece completamente blu, macchiata solamente da una larga striscia bianca verticale.
Concludiamo questa corposa rassegna sul secolo biancoblu segnalando come, nell’ambito delle celebrazioni, Penalty abbia realizzato anche degli speciali kit per la sfida tra le vecchie glorie del club.
Per i giocatori che hanno scritto la storia del Talleres de Córdoba, sono stati approntati due diversi completi, uno bianco e l’altro blu, accomunati dall’uso dello stesso template; nello specifico, queste maglie presentano un petto ricco di discrete personalizzazioni a mo’ di serigrafia, e recano sulle spalle unicamente il numero 100.
Cosa curiosa, in rete la stessa azienda brasiliana ha inoltre lasciato filtrare altri due kit celebrativi concepiti per il club argentino: si tratta d’una tradizionale maglia biancoblu, caratterizzata stavolta da una rigatura più ampia, e da una casacca grigia con bordini blu, verosimilmente pensata per gli estremi difensori.
Non sappiamo altro su questi due lavori, piu che altro perché i Tallarines non ne hanno fatto fin qui cenno. Due ottimi lavori, probabilmente destinati a rimanere in soffitta…
Con cento anni ormai alle spalle, il Talleres de Córdoba si lancia nel suo secondo secolo di vita con l’obiettivo di ritornare al più presto in Primera División; attualmente relegati nella B Nacional, i biancoblu non vedono l’ora di risalire la china per tornare a sfidare gli storici rivali del Belgrano, e calcare nuovamente i campi della massima serie – che il 10 aprile 1931 contribuirono loro stessi a fondare, assieme ad altri diciassette team, dando il là all’era professionistica del futbol argentino.
I tifosi che gremiscono ogni domenica gli spalti del piccolo Estadio La Boutique, sperano ovviamente che la camiseta del centenario rappresenti solo il primo passo di tutto ciò.
Cosa ne pensate del lavoro di Penalty e Talleres… vi piace la camiseta del centenario?