Dopo una stagione da neopromossa che l’ha visto abbandonare solo ai play-off il sogno della massima serie, il Perugia guarda già a un nuovo campionato in cui provare a replicare, se non a superare, quanto fatto nell’ultimo anno. Un cammino che ha preso il via il 14 luglio, dal Perugia Store di Ellera, teatro della presentazione delle nuove divise 2015-2016 dei Grifoni.
Casacche, quelle che andranno a dare battaglia sui campi della Serie B (pardon, Lega B), marchiate per il quarto anno consecutivo dalla FG Sport del presidente biancorosso Massimiliano Santopadre. Dopo i fisiologici alti e bassi degli esordi che, per usare un eufemismo, si prestarono ai più diversi giudizi, la divisione sportiva di Frankie Garage sembra quest’anno aver finalmente trovato la quadratura del cerchio.
Del recente passato sopravvive unicamente la tavolozza dei colori, con il classico rosso assegnato alla home, il bianco a farla da padrone sulla away, e una third che, come consuetudine in casa perugina da ormai qualche stagione, sceglie di tingersi di nero. Tutte le uniformi condividono inoltre il medesimo template, e proprio ai colori spetta il compito di differenziarle l’una dalle altre.
Come accennato, quest’anno di richiami fin troppo espliciti alla storia del club non c’é traccia sulla rinnovata maglia biancorossa, intenta ad abbracciare una nuova strada facendo tuttavia attenzione a non ripetere gli sbagli di gioventù — vedasi la stagione 2012-2013 —, come ha ricordato nell’occasione lo stesso Santopadre:
«Abbiamo capito, sugli errori fatti in passato, che [una divisa] “troppo” innovativa non va bene… Io spero che [questa nuova maglia] piaccia perché, alla fine, il mio intento è quello di far piacere ai tifosi: […] perché se poi non piace, non si vende!»
Prima e Seconda maglia — Perugia 2015-2016
La nuova divisa casalinga dei Grifoni si presenta con un taglio all’apparenza molto semplice, rossa con dettagli bianchi, riuscendo ciò nonostante a risultare accattivante grazie all’adozione di un particolare colletto: in un singolare mix, dei lembi alla coreana, bianchi e arricchiti da una sottile bordatura rossa, scivolano in un tradizionale scollo chiuso da bottoncini. Anche i bordini delle maniche ripropongono l’abbinamento biancorosso, mentre il busto è questa volta innovato da delle discrete hoops tono su tono.
Per il resto, lo stemma del club, il logo di FG Sport e quello del main sponsor sono tutti e tre ai loro canonici posti. Un lavoro, insomma, improntato alla novità senza tuttavia dimenticare una certa eleganza, mantra che ritroviamo anche sulla schiena grazie a un font molto minimale, lo stesso già visto in Umbria negli scorsi anni, e, in fatto di personalizzazioni, alla sola apposizione della denominazione societaria sotto al colletto. In ultimo, una fettuccia bianca fa da base a tutto l’insieme.
In questo contesto spicca per “insubordinazione” unicamente il simbolo del (e di) Perugia, quel grifone rampante che, come Frankie Garage ha fin qui sempre fatto sulle casacche biancorosse, si dipana sopra la manica sinistra: forse l’unico, vero, legame con il passato di questa maglia, un dettaglio che vide la sua germinatura addirittura nell’estate del 1976…
Il grifo quest’anno si sdoppia, tanto da trovare posto anche nella zona posteriore dei pantaloncini. Proprio questo capo, dodici mesi fa, era stato quello al centro delle più accese discussioni fra la tifoseria perugina, reo di recare il nome della squadra, detta in soldoni, sopra le terga… (a tal proposito, Santopadre ha rivelato che per quell’azzardo fu perfino necessario richiedere una speciale deroga alla Lega di Serie B).
Il nuovo capo approntato per la stagione 2015-2016, invece, si mostra quasi come un’evoluzione, una versione più sobria del precedente, come ripulito da scomodi bug. Bianchi come da tradizione, i pantaloni sono macchiati soltanto da una bordatura nonché da un lungo inserto rosso che corre nella parte esterna delle gambe.
Infine molto semplici, forse fin troppo, i calzettoni, di un rosso uniforme interrotto da un’unica fascia bianca inglobante il nome della squadra. Ricordato dell’uso di un solo template per tutti i completi, non c’è molto da aggiungere circa la divisa di cortesia che, come tradizione, è cromaticamente l’esatto negativo di quella casalinga.
Terza maglia e Portiere — Perugia 2015-2016
Lievi, lievissimi cambiamenti si riscontrano invece nel terzo completo: quello che maggiormente balza agli occhi riguarda il colletto, mescolatosi a quel nero dominante sopra tutta la divisa, un nero così profondo da non permettere, a differenza degli altri due capi, l’apposizione delle hoops; per il resto, il bianco e il rosso sono qui solo delle piccole chiazze di colore, atte a dare un po’ di luminosità a un’uniforme altrimenti quasi monastica.
Novità anche per i portieri perugini, i quali potranno contare su completi sicuramente più elaborati rispetto a quelli visti nelle ultime stagioni. Immaginiamo che il template mostrato verrà diversificato nel corso dell’annata in varie colorazioni, fatto sta che nell’occasione è stato svelato un abbinamento arancioblù, con una casacca che mostra braccia marchiate da spessi inserti longitudinali, e code di topo che fanno capolino qua e la nel tessuto.
Non sappiamo se l’accostamento sia stato voluto o casuale, ma crediamo che una divisa del genere incontrerà decisamente i favori del tifo biancorosso: una maglia, e un colore, che a cavallo degli anni novanta e duemila ritrovavamo spesso addosso a uno dei beniamini della curva perugina, Andrea Mazzantini, portiere dell’ultimo periodo d’oro dei Grifoni, quello di Materazzi, Miccoli e Serse Cosmi.
E della Galex, azienda che con le sue creazioni si guadagnò un piccolo posto nei ricordi di appassionati e collezionisti. E forse è proprio a quell’epoca — quando il Perugia, almeno in fatto di maglie, non poteva dirsi secondo a nessuno — che avrà guardato il cuore pulsante del tifo biancorosso, la curva e i club, anche quest’anno chiamati a partecipare alla scelta dei bozzetti definitivi.
Al quarto anno nel mondo del calcio, FG Sport sembra aver trovato, almeno a Perugia, una propria identità con divise che pur non dimenticando la tradizione, non rinnegano un lato moderno e un giusto pizzico di sperimentazione. Uniformi che paiono rappresentative di una grande, grandissima, voglia di unicità.
Un’unione d’intenti sfociata in una casacca perugina, dopo qualche stagione, nuovamente originale, nuovamente elegante. Non per niente, «Unica Maglia» è il motto scelto quest’anno dalla società per trainare la campagna abbonamenti… e questa maglia, a guardarla così, pare proprio essere unica. La cosa che più conta, per chi da sempre freme per lei.
Vi piace il nuovo stile dei Grifoni?
Photocredit: Tifogrifo.com