È di questa settimana la notizia ufficiale del passaggio del PSV Eindhoven da Nike a Umbro a partire dalla prossima stagione.
Si chiude dunque il ventennale rapporto di fornitura tecnica che aveva fatto del PSV uno dei club portabandiera della prima massiccia discesa in campo di Nike nel mondo del football europeo. Ciò costituisce uno spunto per andare rivedere con il Venerdì Vintage, i primi lavori realizzati da Nike per le maglie del club olandese.
L’esordio nel 1995-1996 avvenne con una maglia che a rivederla oggi potrebbe sembrare piuttosto insolita per i canoni del PSV, ma per l’epoca era tutt’altro che rivoluzionaria, anzi, era fin troppo in linea con alcuni dei lavori realizzati da adidas prima dell’arrivo di Nike.
Il rosso era il colore principale e lungo il petto spiccava una fascia orizzontale bianca contenente il main sponsor Philips che proseguiva sulle maniche. Al di sotto di questa partivano sei righe bianche, che per spessore erano a metà strada tra delle pinstripes e una tradizionale palatura.
Il colletto a polo era bianco e rifinito da scacchi rossi, richiamo alla bandiera del Brabante, la regione nella quale si trova Eindhoven. I bordi manica erano neri. Fa un certo effetto oggi vedere sul petto lo Swoosh Nike completo di lettering.
La seconda maglia riprendeva in maniera completa il template della prima, virata in viola e nero con colletto bianco decorato da scacchi neri.
Senza dubbio, l’immagine che è rimasta impressa della prima stagione del PSV marchiato Nike è quella di Ronaldo in maglia biancorossa, un anno prima del suo passaggio al Barcellona e della sua definitiva consacrazione.
Nella stagione successiva, seppur con una certa continuità legata alla predominanza del rosso e all’assenza della palatura tradizionale, lo stile venne rivoluzionato con le linee della maglia che da nette diventarono curve e dinamiche.
Detto della predominanza del rosso, gli inserti bianchi che partivano dal colletto e si sviluppavano lungo le maniche, cirscoscrivevano la parte alta del petto in una sorta di ovale e si ricollegavano senza soluzione di continuità alle strisce sull’addome, anch’esse curve. Di queste, se ne contavano sei, strette nella parte bassa della maglia, gradualmente più ampie e curve salendo verso l’alto.
Particolare la forma del colletto, tipica di Nike in quella stagione. Era a polo nero con rifiniture bianche e due inserti in maglieria bianconeri lungo i lati dello scollo.
Oltre al colletto, anche i numeri sulla schiena presentavano una particolarità: erano evidenziati dal solo bordo bianco. Un virtuosismo presto corretto nel corso della stagione con più sensati numeri pienamente bianchi.
Anche nel 1996-1997 la seconda maglia riproponeva integralmente il modello della prima, in versione viola e nero con colletto bianco e rifiniture nere.
Chiudiamo con una delle maglie più curiose di questo ventennio Nike-PSV: quella da trasferta in uso tra il 1999 ed il 2001. Nulla di strano per quanto riguarda colori e modello, nera con inserti celesti lungo maniche e fianchi e rifiniture bianche. Era invece decisamente insolito il layout dei loghi sul petto, tutti centrali, con lo swoosh Nike piuttosto estemporaneamente posizionato al di sotto del main sponsor Philips.
Che ne pensate di queste maglie realizzate da Nike nei primi anni del lungo rapporto con il PSV?
Photocredit parziale: classicfootballshirts.co.uk