La Virtus Pallacanestro Bologna non ha bisogno di presentazioni: per lei parla il suo palmarès, costellato tra gli altri da 15 scudetti, 8 Coppe Italia e 2 successi in Eurolega. Una delle società più gloriose – e vincenti – nella storia del basket tricolore.
La stagione 2013-2014 vedrà il quintetto bolognese scendere sul parquet con una divisa intrisa d’emozioni, un tuffo al cuore che non lascerà indifferenti i tifosi e appassionati di una certa età: la nuova canotta delle Vu nere segna infatti la ricomposizione di uno storico legame del passato, quello tra Virtus e Granarolo.
Esattamente trent’anni fa, la Granarolo Felsinea Bologna capitanata da Renato Villalta conquistava lo scudetto “della stella”, in una gara-3 contro l’Olimpia Milano rimasta ancora oggi indelebile nella memoria dei tifosi bianconeri.
La Virtus odierna è suo malgrado molto lontana da quella ammirata nei decenni scorsi. Per ritornare ai fasti di un tempo, la società si affida ad una sponsorizzazione che vuole far sognare la tifoseria delle Vu nere, una liasion che riporta indietro nel tempo ai successi di coach Alberto Bucci, e ai canestri di Roberto Brunamonti e Jan van Breda Kolff, di Elvis Rolle e Marco Bonamico.
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La sede dell’azienda casearia bolognese ha ospitato, lo scorso 7 settembre, la presentazione di questo rinnovato sodalizio; accanto al numero uno di Granarolo, Gianpiero Calzolari, c’era lo stesso Renato Villalta, da pochi mesi ritornato alla Virtus in veste di presidente:
Trent’anni volati via così – ricorda Villalta -, mi sembra che tutto sia successo ieri. Sono onorato di questo binomio che siamo riusciti a realizzare nuovamente.
Come ho detto fin dall’inizio di questa avventura, noi siamo un patrimonio della città e dobbiamo tornare a radicarci. Quando abbiamo avuto la possibilità di buttare le basi per il ritorno un marchio storico come Granarolo, non abbiamo perso l’occasione.
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La nuova canotta dello storico roster felsinero racchiude in toto quel radicamento col territorio, nonché quella “bolognesità”, che traspare dalle parole della leggenda bianconera: a Granarolo si aggiunge infatti il fornitore tecnico, la Macron di Crespellano.
A differenza di quanto erroneamente comunicato dalla Virtus, l’azienda sportiva non ha ancora realizzato la divisa ufficiale della nuova stagione; quella mostrata come simbolo dell’accordo è una “provvisoria” canotta precampionato, peraltro già vista sui parquet italiani (ad es. con la Cimberio Varese nei play-off 2013).
Nonostante ciò, tale uniforme sembra anticipare alcune scelte che vedremo nella divisa definitiva, come la peculiarità dell’assenza di colori: il variopinto logo Granarolo è stato infatti “smorzato” cromaticamente, col risultato di riproporre la classica dicotomia bianco/nero propria delle Vu nere. Come da tradizione, alla divisa casalinga a predominanza bianca fa da contraltare la canotta nera da trasferta.
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Una caratterizzazione in bianco e nero da sempre amata dai tifosi bolognesi, che hanno invece manifestato il loro malumore ogni qual volta si soprassedeva a ciò: l’ultima volta a cavallo degli anni novanta e duemila, in occasione della sponsorizzazione con la Kinder, il cui invasivo marchio in rosso non venne generalmente ben accolto.
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Parlando del nuovo sponsor, Granarolo è storicamente vicina allo sport bolognese: lasciando per un attimo il basket, non può essere dimenticato il suo legame calcistico col Bologna, che coincise col periodo più florido del recente passato rossoblu; quello di Baggio e Signori, e dell’avvincente cavalcata europea del 1998-99.
Il rapporto con Bologna è profondo – ha rimarcato Calzolari – e così abbiamo voluto dividere questa avventura con gli amici della Virtus, per dare alla città un’occasione di festa, in modo che sia possibile ritrovarsi insieme condividendo obiettivi sportivi.
Non nascondiamoci che anche l’effetto nostalgia ha giocato a favore di questa ipotesi.
A latere, l’ufficializzazione dell’accordo è stata anche l’occasione per rivedere, dopo tanti anni, una canotta delle Vu nere marchiata col n. 10: era questo lo storico numero di Renato Villalta, ritirato definitivamente nel 2005 e da allora mai più sfoggiato da nessun altro cestista della Virtus.
Cosa ne pensate del ritorno dello storico legame tra Virtus Pallacanestro Bologna e Granarolo?