Meno di tre settimane fa è cominciata la strada per le nazionali che porterà ai Mondiali di Russia nel 2018. Il torneo calcistico per eccellenza si prepara a celebrare le nuove stelle del calcio e a consacrare quelle che già brillano nel firmamento.
A 86 anni dalla prima edizione, le storie che si possono raccontare sui Mondiali sono sconfinate ed emozionanti. Un altro modo per celebrarle è racchiuderle in ritratti e disegni senza tempo, che ne esaltano lo stile eroico e la complessità di emozioni proprie del gioco. Da qui nasce il lavoro di Neil Stevens: una serie di ritratti dei protagonisti dei Mondiali passati e delle locandine dedicate alle diverse edizioni in giro per il mondo.
I ritratti delle stelle dei Mondiali
Cominciamo con i ritratti di quelli che, universalmente, sono riconosciuti come i due migliori calciatori di sempre. Molti discutono se sia stato più forte Pelé o Diego Armando Maradona, ma in ogni caso sono loro due in cima alle preferenze di tutti.
Se O Rei e El Pibe de Oro sono considerati i migliori di sempre, subito dietro ci sono Johan Cruyff e Michel Platini. Il campione olandese e la stella francese hanno scritto pagine importanti del calcio con le rispettive nazionali, senza però vincere mai un Mondiale.
In questa serie l’artista inglese inserisce anche due suoi connazionali. I suoi ritratti sono dedicati a Sir Bobby Charlton, uno dei protagonisti del Mondiale vinto dall’Inghilterra nel 1966, e Gary Lineker, il miglior marcatore dei Tre Leoni nella competizione internazionale.
Le locandine dei Mondiali di calcio
Neil Stevens non si è dedicato, come già anticipato, solo ai ritratti delle stelle dei Mondiali. Il designer ha anche realizzato alcuni poster per diverse edizioni della Coppa del Mondo. Partendo dalla prima edizione post bellica di Brasile 1950, lo stile si aggiorna in base all’epoca di riferimento, mentre i colori rimangono vivi e brillanti.
Successivo alla edizione carioca già citata, con gli impettiti eroi contemporanei che scendevano sul terreno di gioco, appare la locandina di Cile 1962, con un atleta baffuto pronto a sforbiciare il pallone.
Si procede con l’edizione successiva, Inghilterra 1966, dove la fantasia artistica cilena di forme e colori lascia posto ad una compostezza geometrica con un tocco di cubismo. Ma il tempo di ritornare in Sud America per Argentina 1978 ed ecco che si torna al dinamismo, stavolta in tinta albiceleste.
La galleria si conclude prima con il dolce ricordo per noi italiani di Spagna 1982: la locandina si tinge di giallo e rosso, colorando gran parte dello spazio a disposizione. A fare da chiudi fila c’è il poster realizzato per Brasile 2014 con un pallone squadrato dalle molteplici sfaccettature, come il calcio moderno.
Quale tra questi è il vostro poster preferito? Come vedete uno di questi ritratti appesi nel vostro salotto?