Gli atleti che cambiano uno sport, che ne segnano un’era, che modificano le aspettative di una nazione o di una società, sono pochi. E ne nascono sempre meno.
Il 19 Maggio 1979 nasce Andrea Pirlo, un ragazzo (almeno all’apparenza) introverso, sempre ombroso, ma dal piede tanto, tanto raffinato. Parte da Brescia con tutte le pressioni ed aspettative tipiche di chi, in Italia, come vede un talento ne fa un futuro campione senza alcun tipo di scrupolo; Andrea avverte questa pressione, il fatto di essere accostato a Baggio, Del Piero, lo rende per tutti il futuro “10” italiano che deve vincere tutto.
In realtà non è così, Pirlo è un giocatore diverso, un giocatore poetico si, ma che non rispecchia esattamente le caratteristiche del “10 puro”. Dopo l’esperienza all’Inter, l’approdo al Milan dove la sua carriera cambia radicalmente, dove un certo signore, Carlo Ancelotti, fa forse la scelta più azzeccata della sua carriera di allenatore che lo porterà a vincere tantissimo.
“Andrea, ma perchè non ti metti 30 metri più dietro, ricevi palla, fai girare la squadra. Poi il lancio mi sembra non ti manca, fisicamente lì davanti ti massacrano…”. E no Carlo, il lancio non gli mancava. Quelli che sono i suoi successi, lo sappiamo tutti, Pirlo vince tutto quello che c’è da vincere (Mondiale compreso), incanta con giocate che sono un misto tra genialità e colpi che solo i grandi del passato ci hanno fatto vivere, in un calcio che è ormai diventato sempre più fisico.
Uno dei pochi che con la sua andatura “ciondolante” ed il suo fare apparentemente “molle”, cambia le partite, anche a 36 anni.
Come al solito, non potevamo non ripercorrere le scarpe da calcio che hanno accompagnato Andrea nella sua carriera. Fin dai tempi di Brescia la sua predilezione per Nike era importante, durante la parentesi interista prova anche Asics, per poi diventare uno dei testimonial principali di Tiempo, che per essere lo scarpino “tocco” della serie Nike Football, ci pare abbastanza azzeccato…
Vi segnaliamo un dettaglio, che i veri “malati” conosceranno di sicuro, Andrea ha sempre avuto una predilezione per la suola in carbonio, fin dai primissimi modelli “Elitè”; infatti anche successivamente, quando questo piatto suola fu accantonato (ad eccezione della prima Tiempo Legend IV nero/arancio), lui ha sempre voluto questa conformazione per tutte le colorazioni dello scarpino.
Ad oggi invece, per la Tiempo V, sembra essersi allineato con la suola FG classica, per lui adesso pienamente soddisfacente.