L’annosa battaglia fra tradizionalisti ed egocentrici nel mondo del calcio va avanti senza tregua. Oggi però gli amanti del total black e avversari delle imposizioni di colore dei grandi brand del calcio potranno esultare.
È infatti notizia fresca che tutti i ragazzi militanti nel settore giovanile del Manchester City (quindi uno dei top club a livello europeo) saranno obbligati ad indossare scarpini da calcio neri e assolutamente non colorati o multicolore. Dopo le varie imposizioni di Pep Guardiola alla prima squadra (diete ferree e wi-fi eliminato dalle aree degli spogliatoi) sembra che al City vogliano impostare un modello ben preciso.
Molto interessante l’evoluzione di un club che è passato, grazie sicuramente alle ingenti disponibilità economiche, da essere “spendaccione” e poco attento al settore giovanile (preferendo spendere e spandere per assicurarsi i top players) ad un’accortezza molto mirata nelle strutture e negli allenatori. L’obiettivo dichiarato è semplice, dare a Guardiola ragazzi già pronti e dargliene sempre di più, in maniera tale che il tecnico spagnolo possa scegliere ed impostare un lavoro ai limiti della perfezione.
Venendo alla scelta, non è sicuramente una delle prime volte che leggiamo e sentiamo di imposizioni simili, ovviamente è assolutamente personale vederlo come un gesto “sano” o come una decisione estremamente eccessiva.
Nike nel recente passato ha mostrato come l’Academy sia una fucina di talenti ai quali vengono dati a fasi alterne prodotti sgargianti e non, visto che la linea “Academy” è proprio fatta da prodotti e scarpini total black, dove a mala pena si vede il logo del brand statunitense.
Difficile prendere una posizione, altrettanto utopistico pensare che le aziende non cerchino visibilità ai piedi dei loro testimonial principali, quali i calciatori professionisti. Ciò che è certo, imposizioni a parte, è che ognuno di noi è libero con i propri acquisti e le proprie scelte (ogni azienda ormai propone scarpini “fluo” ed in contemporanea prodotti neri e poco sgargianti) di inviare un segnale, e da sempre questo è assolutamente democratico.