Fin da quando Schweinsteiger si è visto costretto ad abbandonare adiPure, è stata una continua ricerca della scarpa perfetta. Il centrocampista tedesco aveva sicuramente una sola peculiarità, ma fondamentale: avere una scarpa in pelle.
Da qui la scelta cadde su una scarpa che, per segmento, ben poco sposava le caratteristiche tecniche del giocatore, ma la quale risultava l’unica scarpa in pelle della scuderia adidas football capace di soddisfare il tocco e la precisione di calcio di un giocatore poi diventato campione d’europa e campione del mondo: la adizero III in pelle.
Il sistema di cuciture e il pellame che avvolgeva l’intera scarpa, invece che la sola parte frontale come nelle adizero II, dava sicuramente una sensazione molto vicina ad una scarpa del segmento Tocco piuttosto che una scarpa del segmento Speed, e per questo fu scelta non solo dal centrocampista tedesco, ma anche da tanti giocatori che preferivano avere un tocco di palla pulito e impeccabile. La allora adizero III sintetica era abbastanza rigida, e sicuramente poco adatta a giocatori che facevano del controllo di palla la propria caratteristica principale.
Da qui parte la continua personalizzazione che ha accompagnato Bastian nel continuare la propria storia d’amore con il pellame e con adidas football. Si, perché, come vedrete bene nella foto seguente, l’arrivo della adizero IV portò il giocatore del Bayern Monaco a richiedere una personalizzazione nella cucitura del pellame nella parte frontale, diventata ormai congeniale con il continuo e soddisfacente utilizzo della adizero III.
Come è facile notare, il sistema di cucitura del pellame nella parte frontale dello scarpino è identico a quello della precedente adizero, e quindi diverso dalla normale lavorazione della adizero IV in pelle. Personalizzazione che ricorda un po’ quella del controverso Van Persie, che se non fosse per lo sponsor mai avrebbe abbandonato le sue amate Predator. Schweinsteiger invece non avanzò alcuna richiesta riguardo la suola, ma richiese esplicitamente di avere lo stesso sistema di cuciture della adizero precedente.
Il tassello mancante nella storia delle scarpe del centrocampista tedesco è quello della adizero V, che ben poco fu indossata, complice anche l’infortunio che lo accompagnò in quel periodo. Storia che invece continua, attualmente, con l’arrivo di X, la nuova scarpa di adidas lanciata pochi mesi fa.
Nuova scarpa, nuova personalizzazione, che continua a riprendere ancora oggi il sistema di cuciture del pellame visto nella adizero III, e rivisto nella adizero IV per lui personalizzata. La scarpa X, ovviamente, propone una versione in pelle del proprio modello Chaos, ma che nella parte anteriore presenta cuciture evidentemente diverse da quelle visibili sulla scarpa indossata dal centrocampista ora in forza nei Red Devils del Manchester United.
Insomma per il giocatore rimane un continuo riproporre la adizero III, mascherandola con i colori e le lavorazioni dei modelli che si sono susseguiti negli anni, fino ad arrivare alla odierna X con un aspetto molto simile alla terza generazione della scarpa di punta del segmento Speed. Possibile che davvero risulti così difficile da soddisfare con la scuderia classica dei prodotti adidas?