L’Inter ha presentato ufficialmente la seconda maglia per la stagione 2020-2021.
I nerazzurri sfoggiano per la maglia da trasferta uno stile innovativo che affonda le radici nel Memphis Design, il collettivo postmodernista italiano figlio del genio Ettore Sottsass che, nel corso degli anni ’80, ha rivoluzionato e fatto sognare a colpi di curiose forme geometriche e colori sgargianti Milano e l’Italia intera.
La Nike, coerentemente con il claim “Made in Milano” proposto anche nella prima maglia, ha deciso di puntare su una casacca dalla base bianca intersecata da una griglia a tinte alternate nere ed azzurre che si estendono sul fronte, sulle maniche e sul retro della divisa.
Il colletto presenta uno scollo a V con i due colori tipici della “Beneamata” che si abbracciano a simboleggiare e rimarcare quanto il concetto di community sia focale per il brand ed il club meneghino. Il logo dell’Inter ha mantenuto le sue tinte classiche mentre lo Swoosh è in nero al contrario dello storico sponsor Pirelli che è in azzurro.
I pantaloncini ed i calzettoni mantengono una monocromaticità volta a stemperare la forza comunicativa della maglietta grazie al loro bianco candido.
“Le linee alternate di nero e blu creano un’interpretazione davvero innovativa del tipico look da trasferta del club e ne confermano l’identità nerazzurra”, ha affermato Scott Munson VP Nike Football Apparel.
Il club di Suning abbandona così la seconda maglia a tinta acquamarina indossata nella stagione 2019-2020 per compiere un balzo verso il futuro.
La nuova divisa è in vendita dal 22 luglio 2020 nei Nike Store, Inter Store e presso i migliori rivenditori.
Sui social si è già scatenato un acceso dibattito tra crucciati e compiaciuti, per una casacca che ricorda un campo di “tris” a dieci anni da quel “Triplete” che, per i tifosi nerazzurri, è sempre più un ricordo sbiadito. Che sia un messaggio subliminale della dirigenza interista? Un modo inconscio per sperare di cogliere in rete quei trofei che tanto mancano ai tifosi?
“Ai posteri l’ardua sentenza”… Certo è che innovazione è sinonimo di discussione e fare le cose vecchie in modo nuovo, questa sì è innovazione e il gruppo Suning, con il suo organigramma, lo sa.