I recenti redesign dei loghi delle squadre sono stati tutti incentrati sull’ottimizzazione delle forme, diventate sempre più asciutte e con elementi netti per poter permettere di replicarli in qualsiasi situazione.
A livello commerciale potrebbe anche essere un’ottima soluzione, ma ciò che rimane agli appassionati di calcio è una progressiva perdita d’identità da parte delle squadre, che vengono private nel loro simbolo univoco di elementi che le contraddistinguono dalle altre e le rendono uniche.
Gli appassionati che seguono anche i vari designer che spopolano sui social però sanno che Dan Norris è la loro ancora di salvezza: stemmi che sembrano usciti da altri tempi, dove trovare un sapore antico e una capacità di sintesi che non rinuncia ad enfatizzare al meglio i tratti caratteristici dei club e delle nazionali. Noi di Passione Maglie non potevamo accontentarci di mostrarvi i suoi lavori, ed è per questo che lo abbiamo intervistato su questo suo stile unico e sul suo passato e futuro nel crest design.
I tuoi lavori spopolano sui social, grazie allo stile retrò e dettagliato mescolato al simbolismo. Da dove vengono queste tue caratteristiche?
Mi ispiro alle tecniche di stampa vintage e all’artigianato. I club spesso possiedono una ricca storia di iterazioni grafiche e talvolta una versione precedente dello stemma contiene una caratteristica visiva unica che la rende distintiva e degna di ulteriore esplorazione. Sfortunatamente, nelle recenti riprogettazioni molti club hanno annacquato gli elementi che li rendono più distintivi: il mio obiettivo è reintrodurre quella personalità unica, infondendo artigianalità e autenticità nel design.
Trovo ispirazione nell’arte della narrazione visiva attraverso questi loghi, in quanto servono come medaglie d’onore, che riflettono il passato e le aspirazioni di un club. La fusione di elementi retrò con dettagli intricati e simbolismo mi permette di catturare autenticamente l’eredità di una squadra, infondendo nei design una maestria artigianale che attira sia i vecchi che i nuovi fan.
Tra quelle realizzate finora, qual è la tua rielaborazione calcistica preferita? E qual è quella per cui hai dovuto lavorare di più o fare più ricerche?
Uno stemma risponde a entrambe le parti a questa domanda: la squadra per cui tifo, i Queens Park Rangers, con cui ho lavorato all’ultima riprogettazione del badge (n.d.r., quella avvenuta nel 2016). Il club ha una storia visiva davvero affascinante e la sua identità ha subito numerose iterazioni nel corso degli anni – qualcuno potrebbe obiettare e dire troppe. Il logo era diventato inutilmente complesso a causa della riprogettazione poco ponderata durante la proprietà di Bernie Ecclestone e Flavio Briatore, caratterizzato da un finto disegno araldico appesantito da elementi inflazionati.
Credevo che l’identità dovesse riflettere i valori fondamentali del club con impatto, brevità e immediatezza: una rappresentazione visiva di chi siamo. Le identità precedenti erano incentrate su un monogramma delle iniziali Q.P.R., quindi abbiamo fatto un passo indietro rispetto al classico design del badge anni ’80, riprogettando su solide basi grafiche. Questo ci ha permesso di sviluppare uno stemma fondato sull’autenticità e che ha avuto una gran risposta dai tifosi.
Parliamo della tua collaborazione con Ezeta Design, con i tuoi loghi che meglio si adattano allo stile di quei team. Cosa puoi dirci di questi lavori?
Collaborare con Ezeta Design è stata un’esperienza fantastica e insieme siamo riusciti a creare loghi che completano perfettamente lo stile e l’essenza di varie squadre di calcio. La nostra collaborazione si focalizza sulla conservazione delle tradizioni e della ricca storia di questi club, aggiungendo un richiamo fresco e contemporaneo alle loro identità visive e alle loro magliette. Ogni logo che abbiamo realizzato è il risultato di un’approfondita ricerca sulle iterazioni passate del team, assicurandoci di rimanere fedeli al loro DNA visivo. I design che abbiamo prodotto nell’ambito di questa collaborazione mostrano il potere di unire la nostra esperienza nel branding e nel design del calcio a magliette che catturano sia i sostenitori più fedeli sia i nuovi arrivati.
In conclusione, raccontaci il tuo sogno: su quale maglia vorresti vedere in futuro uno dei tuoi loghi?
Mi piacerebbe lavorare con l’Arsenal per creare un retake ufficiale: il club ha una storia visiva molto ricca su cui progettare e che è andata persa con l’attuale stemma.
E voi cosa ne dite dei lavori di Dan Norris? Quali dei suoi lavori vedreste bene al posto di uno degli attuali stemmi delle varie squadre?