Nel primo dopoguerra, lo sport italiano risorge dalle ceneri di quasi un lustro di conflitto. In verità anche durante gli anni più bui le competizioni sportive non si spensero mai, ed anzi le stesse gerarchie militari cercarono di utilizzare le diverse discipline sportive per distendere i nervi dei soldati. La Sardegna stessa non rimane immune da questo movimento, a Cagliari, tra difficoltà d’ogni genere, riprendono gli incontri calcistici già nella primavera del 1918. Apice della rinascita del calcio isolano è la fondazione di una nuova società, il Cagliari Foot Ball Club.
Novità assoluta: si tratta del primo sodalizio che si occupi del solo football. Il Calcio in Sardegna era giunto molti anni prima, esattamente nel 1902, ma le gloriose squadre che giocarono a calcio prima dello scoppio della guerra, erano tutte sezioni di società ginnastiche.
Il Cagliari Foot Ball Club viene fondato 96 anni fa, esattamente il 30 maggio 1920, da un gruppo di appassionati, con alla sua testa il chirurgo prof. Fichera, che sarà anche il primo presidente del sodalizio. Qui partono le mie ricerche, che sono poi confluite nel libro “La vera storia della maglia del Cagliari”. Il lavoro sfata il falso mito che il Cagliari, ai suoi albori, abbia vestito una casacca neroazzurra, per un non meglio precisato omaggio all’Internazionale, campione d’Italia quell’anno. Questo dato, seppur dotato di una suggestiva vena romantica, costituisce un falso storico, sulle fonti infatti non è riportato nulla di tutto ciò.
Dopo le fasi preliminari di costituzione della società e l’allestimento del primo campo da calcio, operazioni che durano tutta l’estate del 1920, il primo incontro della storia del Cagliari si disputa nel capoluogo sardo l’8 settembre di quell’anno. L’avversaria è la Torres.
Il Cagliari ha scelto come colori sociali il rosso ed il blu, medesimi colori del gonfalone e della società ospite, la Torres. Le maglie utilizzate dal Cagliari in quest’occasione sono quindi bianche, ricavate da camici donati dallo stesso presidente. Queste primordiali casacche, in attesa dell’arrivo di quelle rossobleu (secondo il gergo dell’epoca) vengono forse usate anche in un incontro disputato nel mese di ottobre.
Nel gennaio 1921 poi, lo stesso Cagliari, organizza nel capoluogo un torneo a livello regionale denominato Torneo Sardegna. All’esordio (5 gennaio 1921) contro i cugini dell’Eleonora d’Arborea, vinto con un sonante 7 a 0, il Cagliari indossa per la prima volta le casacche rossoblù.
Durante il periodo 1922-24, la squadra indossa maglie a strisce strette rossoblù (casacca non più replicata durante la lunga storia del sodalizio).
Il neroazzurro in casa Cagliari sarebbe quindi solo una leggenda? Assolutamente no, ma per ritrovare questo storico cambio di colori sociali bisogna attendere ben 5 anni. Nel luglio del 1924 il Cagliari Foot Ball Club si fonde con la S.S. Italia, altra compagine del capoluogo, da questa unione nasce il Club Sportivo Cagliari, che nel gennaio 1925 muta i colori sociali, le nuove maglie a strisce verticali neroazzurre rimarranno in voga per 1000 giorni (fino al gennaio 1928), quando il nuovo presidente Costa Marras ripristinerà i primi colori sociali: il rosso ed il blu. Da allora non sono più cambiati.
A cura di Mario Fadda
Insegnante, divulgatore storico sportivo, redattore di diverse testate sportive e storiche. Frutto di un’intensa attività di ricerca storica sono i numerosi saggi storici. Ultima opera “La vera storia della maglia del Cagliari”.
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