Quando pensiamo al Barcellona pensiamo di sicuro ai fenomeni che hanno monopolizzato il calcio Mondiale negli ultimi anni. Però quando pensiamo al Barcellona pensiamo anche alla metodologia di allenamento ed alle strutture che hanno forgiato campioni che hanno portato sia i blaugrana che la Spagna stessa a vincere tutto. Riassumendo in una parola sola: la Cantera, fucina di talenti.
La vetrina della Masia ha prodotto giocatori come Leo Messi, Iniesta, Xavi, Busquets, Piqué e tantissimi altri che, pur non rimanendo alla “base”, hanno fatto la felicità di tanti club in Europa. I nostri riflettori però, per una volta, puntano dritto su un ragazzo che compie oggi 24 anni, Sergi Roberto.
Sergi Roberto è sempre stato visto come il naturale sostituto di Xavi. In realtà la sua crescita è stata molto più lenta rispetto ad altri suoi coetanei, in più il cambiamento da Guardiola a Luis Enrique e sopratutto la grande affidabilità che Sergio Busquets ha dimostrato negli anni ne hanno pesantemente condizionato le presenze, sempre col contagocce. Almeno fino a questa stagione.
La maturazione di questo giocatore che unisce le caratteristiche di un play vecchio stampo e di una mezzala attuale, finalmente si è compiuta. Addirittura decisivo anche in zona goal, Sergi Roberto è la dimostrazione che non basta essere cresciuto nella migliore “scuola calcio” e giocare nella migliore squadra del Mondo per diventare automaticamente un campione. Adesso però, sempre in sordina, sempre con quell’aria timida, il centrocampo del Barça può contare su una pedina sempre più fondamentale.