Per la terza intervista ai collezionisti di maglie da calcio abbiamo scelto un ragazzo di Brescia con una collezione invidiabile, divisa equamente tra la squadra della sua città e il Milan.
Il suo nome è Andrea Ronchi e la sua collezione è visibile su www.andreabs.com.
1. Ciao Andrea, vuoi presentarti e illustrare brevemente la tua collezione?
Un saluto a tutti, sono di Brescia ho 32 anni e colleziono maglie indossate da 12 anni. In generale sono appassionato di maglie fin da quando ero piccolo, come tutti quelli che hanno iniziato presto ho cominciato con le maglie da negozio, viste anche le poche possibilità economiche. La mia collezione ora è monotematica divisa per le mie due squadre del cuore: Brescia e Milan. Chi mi conosce da più anni si ricorderà che una volta collezionavo anche tutte le altre squadre, soprattutto nazionali, ma da un paio d’anni ho deciso di concentrarmi solo su Brescia e Milan, vendendo tutto il resto per poter investire su quello che mi piace di più. La mia collezione svaria dagli anni ’60 fino ai giorni d’oggi; purtroppo non è facile trovare maglie cosi vecchie e quando si trovano, originali-indossate, costano molto care.
2. Quando hai iniziato esattamente a collezionare e cosa ha fatto accendere in te la passione per le maglie?
La passione per le maglie da calcio è iniziata da bambino guardando le partite in tv assieme a mio padre, in particolare nel 1990 con i Mondiali di calcio in Italia, quando comprando le brioche della kinder regalavano le magliette da negozio. Li è iniziato tutto si può dire… essendo bambino le risorse economiche erano quello che erano e quindi collezionavo solo maglie da negozio. La molla vera per le maglie indossate è scattata nella stagione 1998-1999 quando piano piano mi sono affacciato a questa “galassia” delle indossate, anche grazie soprattutto ad internet e al fatto che fino a 11-12 anni fa non c’erano molti collezionisti e quelli erano tutti seri e affidabili.
3. La tua raccolta si divide tra le casacche di Milan e Brescia, ci dici per ognuna delle due squadre qual è la tua preferita?
Ogni maglia ha una storia e sono affezionato a tutte, ma se devo sceglierne una per squadra ti direi:
per il Milan la maglia di Gullit 1988-1989 indossata nella finale di Barcellona di Coppa Campioni, dove Gullit segnò due gol. La maglia è leggermente rovinata nel numero, ma ha un valore inestimabile, ci sono molte repliche su internet ma questa ha differenze importanti che la distinguono.
Per il Brescia la maglia 1980-1981 di De Biasi, me l’ha data una persona a cui sono legato molto, il signor Dino Maggi che mi ha aiutato moltissimo nella collezione delle maglie del Brescia. Questa era la sua preferita e non voleva privarsene, è diventata anche la mia preferita per questo motivo.
4. Quale pezzo sogni di inserire tra i tuoi cimeli?
Domanda da 1.000.000 di dollari!
In linea di massima sogno di inserire tutte le maglie che mi mancano, io ragiono così, presa una maglia parte la caccia alla successiva. Però ti posso dire che se devo scegliere due maglie (una per squadra) ti direi:
Milan, finale Coppa Campioni 1989-1990 giocata a Vienna e vinta dal Milan 1-0; questa maglia non l’ha nessuno ed è molto difficile da trovare in quanto c’è un aneddoto particolare: furono rubate le borse dei giocatori del Milan in aereoporto a Vienna e quindi chissà che fine hanno fatto.
Brescia, la maglia della stagione 1969-1970 che aveva la particolarità di non avere la storica V delle rondinelle ma una fascia trasversale, “modello River Plate”; l’ho chiesta a quasi tutti gli ex giocatori di quell’anno ma nessuno la possiede ancora.
5. In aggiunta al piacere personale di avere a casa tante maglie storiche, hai anche altri obiettivi per il futuro della tua collezione?
Mi piacerebbe continuare fino a quando saprò intendere e volere con la mia testa (spero fino a 90 anni almeno, se Dio vorrà…) e dopo passare la mano al mio futuro figlio (spero maschio, se la mia ragazza e un domani futura moglie me lo darà). Sicuramente a breve spero di farmi conoscere nei piani alti delle rispettive società (anche se per il Brescia già mi conoscono) ma comunque imbastire legami stretti, magari per organizzare mostre, con tutte le garanzie del caso(assicurazione sul furto e danneggiamento). Tutto ciò per farmi conoscere sempre più e riuscire ad trovare nuovi contatti per recuperare maglie che mi mancano.
6. Ci racconti un aneddoto simpatico e curioso relativo al recupero o all’acquisto di una maglia?
Sicuramente un aneddoto simpatico l’ho, anche se riguarda 3 maglie perché le ho prese assieme.
Lavoravo a Verona e riesco a mettermi in contatto con un ex capo ultras del Milan che è andato a vivere a Padova.
Quando lo conosco lui è in procinto di partire per il Costarica per cambiare vita e vuole vendere tutte le maglie che gli sono rimaste per pagarsi il volo dell’aereo. Dopo una trattativa estenuante (perché il soggetto era molto particolare) ai bordi del guard rail del casello di Padova, riesco a portar a casa 3 maglie davvero pesanti: maglia di Massaro 86-87 dello spareggio contro la Sampdoria per andar in coppa Uefa; Gullit 88-89 finale Coppa Campioni contro lo Steaua; Massaro 89-90 finale Coppa Intercontinentale contro il Nacional Medellin.
Mi ricorderò per sempre di quel pomeriggio…
7. Pensi che Internet abbia cambiato il mondo del collezionismo? In meglio o in peggio?
Sicuramente l’ha cambiato totalmente.
Io ho iniziato quando internet era agli albori (nel 1998) e quindi sono stato aiutato parecchio. Ho conosciuto collezionisti seri e ho imbastito legami di scambi e acquisti maglie. Sempre grazie ad internet mi sono fatto conoscere, realizzando subito un sito dove mostravo la mia collezione.
C’è da dire che internet non è solo positivo… con il tempo sono nati anche collezionisti poco seri che grazie al mezzo interattivo hanno “contaminato” il mondo del collezionismo. Comunque sia il bicchiere lo vedo mezzo pieno sicuramente, le persone serie e oneste sono di più di quelle disoneste e internet è un importante mezzo di comunicazione.
8. Truffe e tarocchi sono quasi all’ordine del giorno, cosa consigli ai collezionisti in erba per non farsi fregare?
Ai collezionisti in erba consiglio di non avere fretta…
Io ho cominciato con poco e mano a mano ho arricchito la mia collezione. C’è da dire che forse erano altri tempi tornando a 11-12 anni fa, perché collezionavano in pochi e c’era ancora la cara e vecchia “lira” e non l’amico-nemico “euro” che ha cambiato i costi delle maglie, come in generale la vita di tutti gli italiani…
Inoltre consiglio di star attenti alle fregature, imparare bene le differenze tra maglie indossate e maglie da negozio perché questo “bagaglio culturale” è il segreto del collezionismo e va preservato nel tempo.
9. Vuoi aggiungere altro per i lettori di Passionemaglie.it?
Vorrei salutare tutti i lettori e gli appassionati in generale di maglie indossate, ringraziandoli per l’attenzione e in particolar modo ringrazio te Matteo per avermi concesso questo spazio. Sono sempre alla ricerca di maglie che mancano alla mia collezione, quindi se qualcuno è in possesso di una maglia che mi manca mi contatti.
Un grosso saluto a tutti, Andrea.
Ringraziamo Andrea per il tempo dedicatoci e vi ricordiamo il suo sito dove potrete anche contattarlo per dubbi o richieste: www.andreabs.com