Domenica 26 settembre si giocherà il derby capitolino di andata della stagione 2021-2022. Sarà il primo con il pubblico (anche se al 50%) dopo l’emergenza Covid e inoltre vedrà contro i due nuovi tecnici, José Mourinho e Maurizio Sarri.
Il derby di Roma è sicuramente uno dei più sentiti e accesi del nostro paese e non solo, ma molti non sanno che ci furono alcune occasioni in cui i giocatori di Roma e Lazio giocarono uniti sotto un’unica divisa per rappresentare la città.
«Nonostante la rivalità che le ha sempre divise, le due squadre – quando debbono formare una Rappresentativa – filano il perfetto accordo e fanno le cose in modo da arrivare al successo.»
(Il Littoriale, 16 aprile 1944)
Rappresentativa Romana – Viktoria Žižkov
La prima volta avvenne il 26 dicembre 1928 allo “Stadio del Partito Nazionale Fascista” (che sorgeva nell’area dove ora c’è lo Stadio Flaminio), in una partita che vide i cechi del Viktoria Žižkov affrontare una squadra mista formata da giallorossi e biancocelesti. La partita finì 4-2 per i capitolini, con i gol di Volk (2, Roma), Pardini (Lazio) e Fasanelli (Roma).
La divisa con cui giocarono consisteva in una maglia bianca recante una lupa blu ricamata sul petto, con pantaloncini e calzettoni neri bordati da due strisce bianche.
Rappresentativa Romana – Hungaria
La stessa maglia fu utilizzata anche qualche giorno dopo, l’1 gennaio 1929, nella partita tra la rappresentativa romana e l’Hungaria disputata sempre allo “Stadio del Partito Nazionale Fascista”. Il match, giocato sotto una pioggia torrenziale, fu vinto per 4-3 dagli ungheresi. Per la squadra romana in gol Fasanelli (Roma), Bernardini (Roma) e Chini (Roma).
Rappresentativa Romana – Sabaria
Con l’occasione di una tournée di squadre straniere in Italia nel periodo natalizio, si venne a formare nuovamente una rappresentativa romana per affrontare gli ungheresi del Sabaria.
La partita venne giocata il 26 dicembre 1930 al “Campo Testaccio”, dove i capitolini scesero in campo con una divisa giallorossa, calzoncini bianchi e calzettoni neri bordati di giallorosso. Il terreno pesante per l’incessante pioggia e le prestazioni al di sotto delle aspettative non compromisero comunque il risultato finale, 3 a 2 per la squadra di casa. I gol furono segnati da Preti (2, Roma) e Fasanelli (Roma).
Rappresentativa Assi – Rappresentativa Giovani
Dal 1943 al 1945 si giocò il campionato romano-laziale di guerra. Tra un incontro e l’altro era consuetudine che si giocassero amichevoli tra rappresentative, scelte in base a vari criteri.
In questo caso il 16 aprile 1944 si giocò allo stadio del P.N.F. una partita tra i migliori e più famosi calciatori del settore calcistico romano (gli Assi) contro una selezione di giovani promesse (I Giovani) scelti dalle altre otto squadre del campionato romano di guerra: Vigili del fuoco, Tirrenia, Avia, Alba, Mater e Juventus Roma. Tali sfide avevano lo scopo di raccogliere fondi per beneficenza, in un periodo particolarmente difficile per il nostro paese.
Gli Assi indossavano una maglia biancoceleste, pantaloncini bianchi e calzettoni neri bordati di bianco mentre i giovani scesero in campo con una maglia giallorossa, pantaloncini neri e calzettoni giallorossi. Nonostante i facilmente pronosticabili primi 3 gol degli Assi, i giovani dimostrarono grande tenacia e riuscirono a pareggiare, risultato finale 3 a 3. Per gli Assi tripletta di Koenig (bomber della Lazio dell’epoca).
Rappresentativa Romana – Selezione British Army
Verso la fine della guerra le due squadre capitoline diedero vita ad una formazione mista per affrontare, ancora per un’iniziativa benefica, una rappresentativa inglese formata da militari della British Army.
Il match si disputò il 4 febbraio 1945 allo Stadio del Partito Nazionale Fascista, al quale accorsero circa 20.000 persone per assistere alla partita che fu vinta dalla squadra romana per 3-1, con i gol di Koenig (2) e Krieziu (Roma). La selezione capitolina scese in campo con una maglia bianca accompagnata da calzoncini e calzettoni neri.
Rappresentativa Romana – CSKA Mosca (Armata Rossa)
Le due compagini capitoline tornarono a unirsi per sfidare, l’1 novembre 1973, il CSKA Mosca, in quel periodo conosciuto come Armata Rossa perché sotto il diretto controllo del Ministero dell’Esercito. La sfida tra le due compagini faceva parte di una serie di iniziative per celebrare le giornate della cultura italo-sovietica.
Davanti a 50.000 spettatori accorsi all’Olimpico, i russi sconfissero per 1-0 la rappresentativa mista capitolina, deludendo i tifosi sugli spalti. La rappresentativa romana giocò con due formazioni diverse nel primo e nel secondo tempo per consentire a tutti i calciatori di presenziare all’evento.
I giocatori di Roma e Lazio indossavano una maglia bianca stile Ajax con una banda tricolore centrale rosso-celeste-gialla, calzoncini e calzettoni bianchi.
Roma – Resto d’Italia
L’ultimo incontro in cui le due squadre scesero in campo con formazioni miste fu giocato il 18 novembre 1979, quando venne giocato un derby per ricordare la tragica morte del tifoso laziale Vincenzo Paparelli durante il derby Roma-Lazio, disputato un mese prima. Il ricavato dell’incontro fu interamente devoluto alla famiglia dello sfortunato tifoso.
La partita, a cui assistettero 19.006 tifosi paganti, vide affrontarsi una selezione di giocatori Romani contro una di giocatori nati fuori dai confini della capitale, chiamata “Resto d’italia”.
La selezione dei romani indossava una maglia verde petrolio con dettagli bianchi, calzoncini verdi e calzettoni verdi bordati da due strisce bianche. La squadra Resto d’Italia indossava una maglia bianca con dettagli verdi, calzoncini e calzettoni bianchi, anch’essi bordati da due strisce però verdi.
Entrambe le maglie erano sponsorizzate Pouchain (così come quelle di Roma e Lazio in quella stagione). Sul petto erano collocati sia lo stemma della Roma, sia quello della Lazio, il cui ordine era invertito tra la maglia verde e quella bianca. La partita fu vinta dal Resto d’Italia per 2-1, con a segno Pruzzo (2, Roma) e Giordano (Lazio) su rigore.
Dopo avervi raccontato questo piccolo stralcio di storia calcistica, vi chiediamo, sarebbe per voi fattibile un ritorno ai giorni nostri di partite tra selezioni di calciatori provenienti dalla stessa città? Noi pensiamo che sarebbe interessante e curioso allo stesso tempo sebbene molto difficile per via dei molti impegni a cui le squadre professionistiche devono andare incontro durante la stagione. Cosa ne pensate?
Photocredit parziale: SS Lazio Museum