Qualcuno potrebbe obiettare, non a torto, che questa rubrica si sarebbe dovuta chiamare “Venerdì Manchester United” piuttosto che Venerdì Vintage, vista la frequenza con cui si torna a parlare delle maglie dei Red Devils degli anni ’90. In questo caso però lo United è solo il punto di partenza per un discorso più ampio.
La maglia del 1992-1993 inaugurò il decennio con Umbro nonché una straordinaria era di successi, proseguiti poi con il marchio Nike. 13 Premier League vinte, 2 Champions League e innumerevoli altri trionfi con un solo comune denominatore: Sir Alex Ferguson sulla panchina, anzi due se consideriamo anche Ryan Giggs in campo.
La maglia era caratterizzata da un colletto a polo bianco con bordini rossoneri, splendidamente completato dai laccetti a chiusura della scollatura, un elemento vintage che sarebbe poi stato ripreso anche da altri marchi negli anni successivi.
Ma il vero spunto di questo pezzo è costituito da una brillante pubblicità per il lancio della maglia. Siamo nell’estate del 1992 e il testo del manifesto recita così:
Il Manchester United ha firmato con uno dei più grandi nomi del calcio.
Matthaus? Gullit? Careca? Baggio? No, Umbro. Fornitore ufficiale dei più grandi club del mondo.
Aldilà del messaggio sagace e ai limiti dello spocchioso da parte di Umbro che probabilmente avrà fatto storcere il naso a qualche esigente tifoso dello United, da italiani non si può non notare come i quattro nomi citati fossero tutti protagonisti nel nostro campionato, all’epoca e ancora per il successivo decennio di gran lunga il migliore al mondo.
Lothar Matthaus proprio in quell’estate tornò al Bayern Monaco, ma nelle quattro stagioni precedenti era stato protagonista nell’Inter vincendo uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa. Qui lo vediamo con la maglia dei nerazzurri del 1991-1992, firmata anch’essa da Umbro. Lo sponsor solo per quella stagione era FitGar.
Per Careca il 1992-1993 fu l’ultimo campionato in Italia, dove in sei anni al Napoli, conquistò uno scudetto, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. Nelle foto indossa la maglia Umbro dei partenopei per le stagioni 1991-1993, sponsorizzata da Voiello che subentrò a Mars.
Ruud Gullit nel 1992-1993 avrebbe conquistato il suo terzo scudetto con il Milan perdendo però la finale di Champions League contro il Marsiglia, dopo averne già messe in bacheca due consecutive nel 1989 e nel 1990. Qui lo vediamo con l’ultima maglia Adidas del Milan prima del ritorno del marchio tedesco nel 1998-1999. Niente tre strisce all’epoca, una semplice maglia palata con il solo logo del fiore sul petto e ovviamente pantaloncini e calzettoni entrambi bianchi.
Su Roberto Baggio poco da dire, se non che nel 1992-1993 militava nella Juventus e avrebbe conquistato in bianconero la Coppa Uefa e nello stesso anno il Pallone d’Oro. Questa è la maglia Kappa di quella stagione, con il logo degli omini in verde e il caratteristico rettangolino con le due stelle sul cuore.
Oggi, nonostante un periodo non fortunato sul campo successivo all’addio di Ferguson, il Manchester United vanta un fatturato ed una popolarità a livello globale che sarà a lungo inarrivabile per le società italiane, i vari Matthaus, Careca, Gullit e forse anche Baggio oggi avrebbero molte più probabilità di giocare ad Old Trafford piuttosto che calcare i campi di una Serie A lontana parente di quello che è stata negli anni ’80 e ’90.
Inevitabile provare una grande nostalgia nel leggere in quella pubblicità della Umbro quanto il calcio italiano fosse ammirato all’estero, tanto da essere utilizzato come parametro di eccellenza da parte del marchio inglese.
Che ne pensate di questa campagna pubblicitaria Umbro?